Regia di Mario Bonnard vedi scheda film
Simpatica commedia, che strappa più di qualche risata, e che cerca di eguagliare i risultati di "Le sorprese del divorzio", dello stesso anno e come quella ambientata in Francia (perchè?). Non ci riesce del tutto, ma è comunque una divertente screw-ball comedy italiana.
Lo schema è quello tipico dei segreti, degli equivoci, delle coincidenze, e dei tanti personaggi che non devono sapere l'uno dell'altro ma che confluiscono inesorabilmente nello stesso luogo.
I dialoghi sono vivaci e vantano alcune belle battue, tra le quali c'è sicuramente il doppio senso "fare ginnastica per fare bei bambini", che un personaggio pronuncia nel senso di rafforzare il fisico in modo da avere sani discendenti, mentre un altro la capisce nel senso del rapporto sessuale... Il film, tra l'altro, prende in giro (con la dovuta cautela) la mania fascista per la ginnastica.
Gli interpreti sono bravi e reggono il gioco a dovere; si ha la sensazione che andassero d'accordo tra di loro anche sul set e nella vita. Tra di loro c'è anche Carlo Romano, che sarebbe diventato famoso doppiatore. Un regista un attimino più scaltro, e avremmo avuto una bellissima commedia italica.
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