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Senza futuro

Regia di Michael Corrente vedi scheda film

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La recensione su Senza futuro

di mmciak
8 stelle

"Senza futuro-Federal Hill" diretto nel 1994 da Michael Corrente
devo dire che è un piccolo gioiellino.

La storia tratta che nel quartiere italiano di Providence,
Federal Hill,per un gruppo di giovani è arrivato il
momento decisivo di fare delle scelte di vita.

Nicky è innamorato di Wendy,una studentessa di archeologia,
e immagina un futuro con lei lontano da Providence,
invece Bobby deve trentamila dollari a un falsario
e chiede aiuto a Ralph,un ladruncolo che per
risolvere il problema pensa di derubare i mafiosi
della zona,amico proprio di Nicky.

Ma un giorno gli chiede una mano.

Questa opera prima del 1994 si può collocare
nel filone del "Crime Movie",realizzato in 35mm
in bianco e nero di questo Italo Americano
Michael Corrente,regista teatrale che mette
in scena proprio una di queste sue opere rappresentate
in teatro,che ha un suo stile molto efficace e prende
come ispirazione "Mean Streets",anche se nel
suo complesso è molto "Scorsesiano" come prodotto.

Infatti questa "Federal Hill" è molto somigliante
alla "Mean Streets" di Scorsese come ambientazione.

La sceneggiatura è costruita su due amici che
sono diversi tra di loro,dentro questa città,
che è un luogo sconosciuto che si chiama
"Federal Hill",dove si raccontano storie di
personaggi poco raccomandabili che girano
nella città come mafiosi,falsari e ladri.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove spicca Nicholas Turturro che da solo
regge tutta la scena e la splendida Libby Langdon,
nel ruolo di Wendy che intriga molto.

Nel Cast figurano anche:
Anthony DeSando-Michael Raynor-Robert Turano
e Jason Andrews.

Invece nel Cast tecnico segnalerei la fotografia
in bianco e nero di Richard Crudo,che è strana
e suggestiva perché è molto originale per il
motivo che sembra un video.

Il regista si dimostra un regista interessante
da tenere d'occhio per questo suo linguaggio
narrativo asciutto e efficace e che va diritto
al sodo senza giri di parole e per questo
mostra talento creando un gruppo di personaggi interessanti
dove le vite si svolgono attraverso situazioni quotidiane riconoscibili,
ma anche per l'utilizzo di dialoghi strepitosi.

Il regista infatti due anni dopo questo lavoro
ha diretto "American Buffalo" scritto
da David Mamet e interpretato da Dustin Hoffman,
per poi continuare con "Outside Providence" (1999)-
"Sfida per la vittoria" (2000) e il recente "Brooklyn Rules" (2007)
con Alec Baldwin e Mena Suvari.

In conclusione un buon Film,
che ricorda il Scorsese dei primi
tempi,con le dovute differenze,
che però Purtroppo a tratti né
risente di situazioni che si creano
intorno alla storia e si inceppa alcune
volte,però coinvolge abbastanza bene e
sorprende per il finale molto sanguigno
che non ti aspetti.

Il mio voto: 7.

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