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Don't Look at the Demon

Regia di Brando Lee vedi scheda film

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La recensione su Don't Look at the Demon

di alan smithee
2 stelle

locandina

Don't Look at the Demon (2022): locandina

AL CINEMA

"Sofferenze e ferite guariscono solo con la compassione".

Jules è una sensitiva piuttosto nota da quando è divenuta la star di un programma televisivo americano specializzato in paranormale ed in contatti con gli spiriti.

Con tutta la troupe la donna si trasferisce in Malesia per vagliare una serie di casi di possessione che potrebbero dar vita ad un programma in grado di catturare ascolti.

Tra le proposte da vagliare, Jules rimane positivamente impressionata dalla storia dei coniugi Ian e Martha, la cui casa, una bella villa sperduta tra la giungla locale, risulta, a detta dei proprietari, infestata di spiriti maligni.

Harris Dickinson, Fiona Dourif

Don't Look at the Demon (2022): Harris Dickinson, Fiona Dourif

Dopo un po' di istintiva diffidenza rispetto a quanto le viene riportato dagli interessati, la sensitiva si rende conto, a proprio scapito, che dentro quella tetra abitazione di annidano forze del male davvero pericolose e di una potenza mai avvertita fino a quel momento. 

Il tema delle case infestate, degli esorcismi, delle pratiche volte a cacciare gli spettri dai luoghi da essi contaminati, ne è pieno il cinema di genere di ogni decennio da quando esiste il cinema.

Il film di Brando Lee tenta la via esotica per cercare di far crescere il pathos, ma il suo film si rivela una sequenza di situazioni viste mille volte, davvero raramente in grado di creare stupore o sentimenti di reale spavento come si dovrebbe pretendere da un horror con tutti i crismi del genere.

scena

Don't Look at the Demon (2022): scena

scena

Don't Look at the Demon (2022): scena

Certo si sfrutta, per l'occasione, un po' di folklore locale, con qualche invenzione che si cerca di rendere suggestiva, ma quasi sempre senza risultato, in un horror scialbo che non ha nulla di nuovo da dire, e tutto ciò che comunica appare superfluo e davvero poco interessante.

Nel ruolo della protagonista riconosciamo in Fiona Dourif lo sguardo appuntito e allucinato che ha reso speciale la maschera attoriale del glorioso padre Brad Dourif, rivelatosi magistrale nel ruolo del disadattato in Qualcuno volò sul nido del cuculo di Milos Forman, e poi magnifico pure in Ragtime, divenuto in seguito un attore specializzato in ruoli da folle in horror a volte anche molto interessanti.

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