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Scarlatti

Regia di Frank LaLoggia vedi scheda film

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La recensione su Scarlatti

di alan smithee
7 stelle

PERSI A VENT’ANNI AL CINEMA…RECUPERATI TRENT’ANNI DOPO…IN RETE.

Primi anni ’60, il piccolo Frank Scarlatti, di famiglia italoamericana, vive nella propria timidezza tra un papà vedovo affettuoso e due nonni mattacchioni e amorevoli. Preso un po’ di mira da alcuni compagni di scuola, una sera di Halloween viene rinchiuso nello sgabuzzino della scuola e li il bambino ha una prima apparizione di una bimba, scomparsa tragicamente anni prima, uccisa da un maniaco di cui mai fu scoperta l’identità.

In seguito il bambino verrà a contatto di una misteriosa “lady in white” (titolo originario del film), che altri non è che la nonna della piccola vittima.

La verità sugli scabrosi particolari di quell’efferato episodio verranno alla luce grazie alla perspicacia del ragazzino, in grado di smascherare colpevoli molto vicini alla propria sfera familiare, apparentemente senza macchia.

Scritto, prodotto, diretto da Frank LaLoggia, Scarlatti – Il thriller fu un immeritato flop al botteghino, perché in realtà si tratta di una riuscita commistione di generi che ricorda, per ambienti, situazioni, atmosfere orrorifiche fuse a racconti di formazione, le atmosfere dei romanzi e dei film più riusciti tratti dalle opere di Stephen King.

Scarlatti sa fondere con ironia e coerenza il racconto fantasy, con la commedia, con l’horror vero e proprio, regalando allo spettatore ben due ore di concitato appagamento.

Tra gli interpreti, tutti bravi quanto sconosciuti, emerge l’allora giovanissimo Lukas Haas, divenuto celebre pochi anni prima per il ruolo del ragazzino Amish in Witness-Il testimone. Un attore tutto sguardi languidi ed espressione di meraviglia, che conferma ancora una volta in questa occasione quella fotogenia e quello sguardo incanta pubblico, destinato inesorabilmente a perdersi poco a poco, con il proseguire dell’infanzia fino allo sbocco con l’adolescenza.

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