Regia di Peter Del Monte vedi scheda film
L'inizio non è male, con la rappresentazione dell'odissea grottesca di una famiglia polacca emigrata a Roma, quando ancora la Polonia non faceva parte dell'Unione Europea. Del Monte tiene in piedi la baracca per quasi un'ora, ma poi, irrimediabilmente, il film sbraca, con una serie di metafore ingiustificabili ed ingiustificate, nonché una caterva di eventi tragici ed inverosimili tutti allo stesso momento. Il regista non sa tenere in piedi questa rappresentazione, che fin dall'inizio si mostra in precario equilibrio come un personaggio dipinto da Chagall, e tra realismo tipico di certo cinema italiano di fine millennio e la visionarietà del cinema esteuropeo, con un accenno fuori tempo massimo ad una gioventù romana neopasoliniana, si naufraga in un marasma di incredibili banalità.
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