Espandi menu
cerca
Il caso Raoul

Regia di Maurizio Ponzi vedi scheda film

Recensioni

L'autore

sasso67

sasso67

Iscritto dal 6 dicembre 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 96
  • Post 64
  • Recensioni 4485
  • Playlist 42
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il caso Raoul

di sasso67
8 stelle

«Schizofrenico potrebbe essere semplicemente colui che non è riuscito a sopprimere i suoi istinti normali per conformarsi a una società anormale» (Ronald D. Laing).
Il film di Ponzi descrive con impegno e partecipazione un caso di schizofrenia, raccontato ed interpretato, secondo i principi dell'antipsichiatria, dallo psichiatra scozzese Ronald D. Laing. Il protagonista viene mostrato già adulto, quando, coscientemente schizofrenico, in un impeto di rabbia (causato dalla prolungata repressione dei propri sentimenti, soprattutto nei confronti della madre vera), uccide la moglie, che gli vuole bene. Subito dopo, vediamo Raoul a quattro anni, quando la madre naturale lo consegna alla famiglia adottiva, formata da un padre e una madre non più giovanissimi e da un fratello ed una sorella molto più grandi di lui. Quella adottiva è ciò che gli antipsichiatri definivano «famiglia schizofrenogenica»: la madre è talmente ansiosa di farsi chiamare mamma, che tenta di cancellare il breve passato del bambino. Il quale sviluppa un vissuto e dei ricordi diversi da quelli della famiglia adottiva, nonché un affetto reciproco ed ipertrofico per il fratello Andrea. Vissuto a Berlino, la città divisa per eccellenza del Novecento, Raoul cancella progressivamente il ricordo della madre naturale, finché a undici anni, casualmente, trova in soffitta i documenti della propria adozione. Come conseguenza logica di questo sdoppiamento, il mestiere di Raoul da grande è quello dell'attore: anche nel mondo del lavoro, un ruolo che gli consente (e gli impone) di indossare una maschera e di essere altre persone.
Narrata nel libro di Laing L'io diviso, la vita dello schizofrenico Raoul è una di quelle in cui una serie di menzogne e di verità taciute carica al tritolo una personalità destinata ad esplodere. Perché in tutte le vite, soprattutto in quelle cui l'ambiente circostante ha inflitto una scissione, tutti i nodi - e proprio Nodi è il titolo di un'altra opera fondamentale di Laing - vengono al pettine.
Un film che è stato, secondo me ingiustamente, stroncato con l'accusa di intellettualismo, soprattutto da chi l'ha visto in un'ottica che prescinde dallo spirito dell'epoca.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati