La recensione su La principessa sul pisello

di mm40

1 stelle

La fiabe di Cenerentola e di Biancaneve riviste in chiave erotica-demenziale.

La principessa sul pisello è l'ultima della serie di una decina di regie disseminate lungo quasi trent'anni di carriera di Piero Regnoli, maggiormente attivo come sceneggiatore e autentico marchio di qualità mancante in pressochè tutte le sue firme. Si tratta di due episodi, sostanzialmente: mezzora circa di Cenerentola e oltre un'ora di Biancaneve (curiosamente La principessa sul pisello non ha nulla a che fare con il film: ma è pur sempre Regnoli...); secondo Imdb.com nel 1973 il Nostro diresse un Biancaneve e i sette nani: viene il dubbio che il secondo segmento sia uscito come pellicola a sè, magari ampliato con qualche scena tagliata per la versione rimaneggiata e fatta uscire nel 1976. Tanto per rendere chiaro fin da subito l'andazzo, il copione (dello stesso regista) si apre con un nugolo di prostitute sul posto di lavoro che circondano una vecchina che, candidamente, per intrattenere le giovanotte racconta loro delle favole; scartata quella che dà il titolo al film (!) si procede con le due forse più celebri in assoluto. Ma le favole vengono riadattate al pubblico del momento, non molto esigente (con un eufemismo), il che la dice lunga sul giudizio che Regnoli avesse dei suoi spettatori. Eloquente dettaglio della miseria della confezione sta nel fatto che i sette nani non sono neppure tutti veri e propri nani, alcuni sono semplicemente attori sulle ginocchia; per il resto la trama è un concentrato di amenità becere e scenette pruriginose con toni da barzelletta sconcia e qualche vago accenno erotico neppure troppo spinto. Interpreti a ridosso dell'anonimato: Susanna Martinkova, Gianfranco De Angelis, Gino Milli, Amparo Pilar, Franca Maresa, Liliana Chiari, Marisa Bertoni, Gino Pagnani, Fausto Tommei, Christa Linder. Le musiche originali di Nico Fidenco sono l'unica cosa salvabile del prodotto. 1,5/10.

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