1 stagioni - 4 episodi vedi scheda serie
La serie si discosta dal giallo tradizionale per concentrarsi sulla "pista sarda", indagando in modo approfondito personaggi come i fratelli Vinci e la famiglia Mele, ed evita la spettacolarizzazione del male, scegliendo attori semi-sconosciuti e adottando una narrazione ruvida e poco patinata. Sollima ricostruisce con molta precisione l'Italia di quegli anni, esplorando temi come la mentalità maschilista e le reazioni al cambiamento sociale, dando vita a un ritratto socioculturale che va oltre il semplice caso di cronaca nera. La ricostruzione visiva è molto accurata, con un'attenzione meticolosa ai dettagli e ai documenti. La scelta del regista di concentrarsi sulle vittime, con un racconto rispettoso e onesto, mira a non dimenticarle, focalizzandosi non sulla soluzione del caso ma sul processo investigativo e il contesto che lo ha generato. La serie tv però ha anche dei punti deboli, come una narrazione a tratti lenta e faticosa, con una struttura degli episodi che si concentra su un indiziato per volta, presentando ripetutamente la stessa scena con lievi variazioni. Alcuni dialoghi sono poco credibili e non in linea con i personaggi dell'epoca, appiattendo le loro psicologie. L'approccio "pulito" e asciutto, pur essendo una scelta consapevole per evitare il macabro, può risultare freddo e lasciare alcune intuizioni irrisolte. Sebbene l'ambizione sia chiara, l'effetto complessivo può essere quello di un prodotto che si diluisce troppo, non risultando sufficientemente graffiante o incisivo come mi speravo.
Il Mostro (2025): locandina
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