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Mercoledì

2 stagioni - 16 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 2

  • 0-2025
  • 8 episodi

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mck

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La recensione su Mercoledì

di mck
7 stelle

A tratti...

 

 

Va beh, poco da aggiungere a riguardo di questa bipartita (4+4 ep. diretti da Tim Burton, Paco Cabezas e Angela Robinson) seconda stagione rispetto a quanto già scritto in occasione della prima: ne è proseguimento, e proseguendo, in quanto a proseguire, lo fa bene.

 


Se si fosse obbligati a riassumerla, però, ad esempio la si potrebbe mettere così:
- “Com’è questa seconda stagione di “Wednesday”?
- “C’è Steve Buscemi nei panni di Bruce Springsteen (anche se direi che somiglia un po’ più a Willem Dafoe in “Dog Eat Dog”) e Billie Piper in quelli di Courtney Cox sulle note di “Dancing in the Dark”.

 


Oppure, sempre giocando di sponda:
- Scrivi una frase pregna di senso e significato.
- “La più felice di tutte le vite è una solitudine affollata, attiva, frenetica.”
- Bene, adesso aggiungici in coda “Voltaire”, che non sbagli.
- “La più felice di tutte le vite è una solitudine affollata, attiva, frenetica.” – Voltaire.
- Ottimo, qui il mio lavoro è finito. Ciao, alla prossima.

 


Detto ciò, non arriverò a dire che il personaggio di Wednesday (Jenna Ortega: “the Fallout”, X, “Miller’s Girl”, “Beetlejuice Beetlejuice”) ad un certo punto cita letteralmente il Giovanni Lindo Ferretti di “A Tratti” (dall’epocale/mitopoietico/seminale “Ko De Mondo” del 1994), ma insomma: quasi: “Non fare di me un idolo: mi brucerò. Trasformami in megafono: m’incepperò.”

 


Però una cosa posso fare: lo scambio mentale cui vanno incontro Wednesday ed Enid (una sempre più brava Emma Myers; “A Minecraft Movie”), dispositivo/espediente verticale risolto nell’arco dello stesso episodio che lo vede accadere, è spunto ideale per suggerire la lettura, a chi ancora non l’avesse incrociato sulla propria strada, di quel capolavoro di humor-SF ch’è “MindSwap” (1965) – ovvero, per l’appunto, “Scambio Mentale” – di Robert Sheckley (1928-2005), appena ristampato per l’ennesima volta (e una volta tanto il termine “ennesimo” è da intendersi in senso positivo) da Urania, questa volta col n. 272 (settembre 2025) della collana Collezione: preparatevi a raccogliere le uova.

 


Altro buon motivo per calarsi nello “spirito” di questa stagione di mezzo, oltre a varie cover d’iper-super-extra classiconi sia strumentali (nel senso di solo suonate, senza essere ri-cantate: “Losing My Religion”, “Sweet Dreams” e “Zombie”) che, al contrario, quasi a cappella (“Bad Moon Rising”), è il cast: dagli ovvi ritorni di Catherine Zeta-Jones, Luis Guzmán e Fred Armisen, passando per la conferme di Isaac Ordonez e Joy Sunday, a quelli un po’ meno ovvi (Gwendoline Christie) e a quelli fulminei e (forse) “definitivi” (Cristina Ricci), per giungere poi alle new entry, da suddividere in “di stagione” (tra le principali di Frances O’Connor, Christopher Lloyd e della solondziana Heather Matarazzo e quelle più estemporanee/fulminee di Thandiwe Newton, Haley Joel Osment, Anthony Michael Hall e Casper Van Dien), “papabili di ritorno” (Lady Gaga) e “assunte a tempo indeterminato” (la veterana Joanna Lumley e la semi-esordiente qui al suo ruolo-della-svolta Evie Templeton).

 

 

Comunque, se Mia Goth e Lily-Rose Depp avessero una figlia...

 

 

* * * ¼    

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