3 stagioni - 25 episodi vedi scheda serie
The (Al)Most Dangerous Game nei dintorni del 38° parallelo.
Questa seconda stagione intermedia di rilancio e introduzione (2024) alla prossima terza (o seconda e ultima parte della seconda, per quel che vale) e finale (2025) della creatura (sceneggiatura e regìa) Netflix di Hwang Dong-hyuk, “Squid Game”, così come del resto la prima “dirompente” annata (2021), al contempo tanto funziona dal PdV dell’intrattenimento quanto un po’ “crolla” (ma, e mi si passi quest’irrispettoso paragone “metaforico”, anche le macerie hanno un loro perché) non certo negli inserti comici “a tradimento” (molto “italiani” e poco “americani”) o per la caterva di coincidenze forzate (non spiegabili del tutto con vari interventi diretti dei “V.I.P.” behind the courtain, atti a indirizzare le linee narrative dei vari personaggi verso l’isola, per incrementare il loro divertimento), ma per via della fallace perché poco verosimile logica argomentativa (un esempio fra i “tanti” la scena della roulette russa tra il reclutatore e il protagonista: perché aspettare di avere il 50/50 di possibilità e non sfruttare immediatamente il 20%?) che si vuole estrapolare dall’umanità per restituirla al pubblico veicolandola attraverso le relazioni di azione e reazione dei vari personaggi (anche se poi, per dire, un catartico “Se io vincerò tutto significa che tu sarai morto, coglione!” - il “coglione” l’ho aggiunto io, perdincibacco -, arriva), e però intrattiene, per puro agire, mentre il pensiero è altrove, magari gravitante nei dintorni, ma un po’ svagato.
(Inizio spoiler relativi alla prima e alla seconda stagione.)
Ritroviamo dunque – e l’elencazione è un ottimo esercizio mnemonico anche atto a combattere la mia autodiagnosticata prosopagnosia caucasioide che peggiora con l’etnia negroide e con la mongoloide ovviamente schizza alle stelle – i sopravvissuti e i sopravviventi: Lee Jung-jae (il protagonista Seong Gi-hun, concorrente n. 456 di 456), Lee Byung-hun (Hwang In-ho, il “Front Man” e, temporaneamente, il concorrente n. 001 di 456), Wi Ha-joon (Hwang Jun-ho, poliziotto fratello del “Front Man”), Gong Yoo (il Reclutatore), Lee Seo-hwan (Park Jung-bae, amico del protagonista ed ora anche concorrente n. 390) e Kim Pub-lae (Kim Jeong-rae, strozzino che passa da nemico ad amico del protagonista).
Tra le new entry: Park Gyu-young (qui ↑ sopra; Kang No-eul, Δ, nordcoreana, “collega” di Gyeong-seok), Jo Yu-ri (qui ↓ sotto; Kim Jun-hee, 222+1), Won Ji-an (Se-mi, 380, amica del bimbominkia Min-su, 125, interpretato da Lee Da-wit) e Kim Si-eun (Yong-mi, 095, amica di Cho Hyun-ju, 120, il soldato tansgender delle forze speciali interpretato da Park Sung-hoon).
E poi Oh Dal-su (il capitano Park che "aiuta" Jun-ho), Kang Ha-neul (Kang Dae-ho, 388, amico di Jung-bae), Choi Seung-hyun (“Thanos”, 230), Roh Jae-won (Nam-gyu, 124, compare di Thanos e assassino di Ji-an), Lee Jin-wook (Park Gyeong-seok, 246, “collega” di No-eul), Yang Dong-geun (Park Yong-sik, 007, figlio di Geum-ja), Kang Ae-shim (Jang Geum-ja, 149, madre di Yong-sik), Im Si-wan (Lee Myung-gi, 333, youtuber promotore di criptovalute che ha inguaiato non pochi concorrenti di ‘sto giro nonché ex di Jun-hee e padre del figlio che porta in grembo) e Jeon Seok-ho (Choi Woo-seok, scagnozzo di Mr. Kim che aiuta Jun-ho.) .
Grazie a Wikipedia e a the Wrap.
(Fine spoiler relativi alla prima e alla seconda stagione.)
“Squid Game 2” segna un piccolo, anzi minuscolo, passo indietro (statisticamente fisiologico) rispetto all'annata passata (il disco si ripete su solchi ritracciati diseguali sopra a quelli letti durante l'esecuzione della scorsa stagione), in attesa della chiusura del triangolo (leccando caramello) e rimanendo comunque il sogno bagnato tanto di Yoon Suk-yeol quanto di Kim Jong-un: * * * (½) ¾.
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