Espandi menu
cerca
Trovate mia figlia: Il film thriller di Tv8
di PC1979
post
creato il

L'autore

PC1979

PC1979

Iscritto dal 4 febbraio 2025 Vai al suo profilo
  • Seguaci 4
  • Post 123
  • Recensioni 53
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

Trovate mia figlia, in onda su Tv8 il 28 febbraio, si inserisce nel filone dei film thriller sentimentali targati Lifetime, intrecciando mistero, drammi familiari e una riflessione sulle ferite mai rimarginate del passato. Diretto da Jeff Beesley e interpretato da Cristina Rosato, Jesse Hutch e Kyle Cassie, il film di Tv8 Trovate mia figlia si distingue per le sue ambizioni emotive, sebbene inciampi in alcuni cliché narrativi e scelte di sceneggiatura discutibili.

Cristina Rosato

Trovate mia figlia (2018): Cristina Rosato

Una trama costruita sul rimpianto e sulla speranza

La storia si apre con una scena dal forte impatto emotivo: la giovane Ashley, appena sedicenne, è costretta dalla madre a dare in adozione la figlia appena nata. In un momento straziante, la ragazza nomina la bambina Faith, mentre una premurosa infermiera, unico volto gentile in quell'incubo, conserva una ciocca dei capelli della neonata. Prima di lasciare la città, Ashley fa una promessa a sé stessa: un giorno, avrebbe ritrovato sua figlia.

Diciotto anni dopo, ritroviamo Ashley a Chicago, dove lavora come assistente sociale, aiutando bambini adottati a riconnettersi con i loro genitori biologici. È un lavoro che riflette il suo senso di colpa e la speranza che ancora nutre. La sua vita prende una svolta inaspettata quando riceve una lettera da Brittany, la figlia che non ha mai conosciuto, desiderosa di incontrarla. Ma la tanto attesa riunione si trasforma subito in incubo: al suo arrivo nella piccola Plains River, Brittany è scomparsa senza lasciare traccia.

L’unico aiuto concreto arriva da due figure del passato di Ashley: Jake, sceriffo locale ed ex fidanzato della giovinezza, e suo fratello Scott, il gentile proprietario della libreria cittadina. La ricerca di Brittany diventa non solo una corsa contro il tempo, ma anche un doloroso viaggio nei segreti che Ashley aveva sepolto insieme alla sua vecchia vita. È proprio durante questa indagine che emerge la verità più dura: Jake è il padre biologico di Brittany, un fatto che Ashley aveva tenuto nascosto per anni, spinta dalla vergogna e dalla paura, complicando ulteriormente il già fragile equilibrio tra i personaggi.

 

Personaggi sfaccettati tra ferite passate e presente incerto

Cristina Rosato, nel film di Tv8 Trovate mia figlia nei panni di Ashley, offre un’interpretazione convincente, trasmettendo la vulnerabilità e la determinazione di una madre che non si è mai perdonata. La sua lotta non è solo contro il tempo, ma contro i fantasmi di un passato che si rifiuta di restare sepolto. Jesse Hutch, nel ruolo di Jake, dà vita a un uomo segnato dal dolore dell’abbandono e dalla rabbia per una paternità negata. Il loro rapporto, fatto di recriminazioni e momenti di intima comprensione, è il vero motore emotivo del film.

Meno sfaccettata appare invece Brittany, interpretata da Megan Best. Il personaggio, per quanto centrale nella trama, risulta scritto in modo superficiale e spesso ingenuo, come dimostra la sua fiducia cieca in Scott, il quale si rivela poi il vero rapitore. Kyle Cassie interpreta proprio Scott, inizialmente presentato come l’amico gentile e affidabile, ma la sua trasformazione in antagonista appare fin troppo prevedibile. Il ritorno del suo tic infantile, una balbuzie che si manifesta nei momenti di stress, è l’unico elemento che aggiunge una certa profondità psicologica al personaggio.

Jesse Hutch

Trovate mia figlia (2018): Jesse Hutch

Maternità e finale spiegato

Il film di Tv8 Trovate mia figlia affronta tematiche complesse come il rimpianto, la maternità negata e il peso delle scelte giovanili. Ashley incarna il dolore di una madre imperfetta, costretta dalle circostanze a rinunciare a sua figlia, mentre Jake rappresenta la rabbia di chi scopre di essere stato privato di un legame fondamentale. A fare da sfondo c’è anche la discriminazione sociale e razziale, incarnata dal padre dei fratelli Christian, Wes, la cui influenza tossica ha alimentato la spirale di segreti e bugie che avvolge la vicenda. È proprio Wes, infatti, ad aver pagato la famiglia di Ashley per farla sparire anni prima, temendo che la gravidanza interrazziale del figlio potesse danneggiare la sua immagine politica.

Il finale, pur risolvendo le principali linee narrative, lascia spazio a una riflessione più ampia sul significato del perdono e della famiglia. Dopo una rocambolesca fuga attraverso i boschi, Ashley e Brittany riescono finalmente a liberarsi dalla prigionia di Scott, grazie all’intervento tempestivo di Jake. Il momento in cui Ashley presenta Brittany al padre segna non solo la fine del conflitto, ma anche l'inizio di una nuova fase. Tuttavia, la riconciliazione è tutt’altro che perfetta: il trauma vissuto non può essere cancellato, e la famiglia ricostituita è il risultato di un compromesso tra passato e presente.

La scena conclusiva, che mostra Ashley, Jake e Brittany sotto la stessa casa, suggerisce una sorta di happy ending, ma non privo di ombre. La serenità ritrovata è fragile, segnata dalle cicatrici degli eventi appena trascorsi. Il film sembra voler sottolineare come il perdono e la ricostruzione siano processi lenti e dolorosi, ma comunque possibili. Non c’è un ritorno alla normalità, bensì la creazione di una nuova normalità, costruita sulla verità finalmente svelata.

 

Una sorpresa

Trovate mia figlia è un thriller che riesce a emozionare grazie alla forza dei suoi protagonisti e alla carica emotiva della sua premessa, pur rimanendo ancorato a schemi narrativi già visti. Il film funziona meglio come dramma familiare che come mystery thriller, con i suoi momenti più potenti concentrati sulle dinamiche tra Ashley, Jake e Brittany. Se da un lato la prevedibilità e le incongruenze di sceneggiatura ne limitano l'efficacia, dall'altro le interpretazioni sincere e la riflessione sui temi della maternità, del rimpianto e della redenzione ne fanno una visione comunque appagante per chi cerca un'emozione più che una sorpresa.

Un film dal cuore grande ma dalla mente confusa, capace di commuovere, ma non di sorprendere.

 

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati