Il Festival di Berlino 2025 si conferma ancora una volta come un palcoscenico privilegiato per il cinema d'autore, e nella sezione Panorama spicca Queerpanorama, il nuovo film di Jun Li. Il regista hongkonghese, già noto per Tracey (2018) e Drifting (2021), torna a esplorare le complessità dell'identità queer e delle relazioni interpersonali attraverso una narrazione audace e un'estetica evocativa.
Un gioco di identità e desiderio
Il film Queerpanorama segue un uomo gay che assume la personalità degli uomini con cui ha avuto rapporti sessuali, portando questa nuova identità al suo prossimo incontro. L'unico modo in cui riesce a essere veramente se stesso è fingere di essere qualcun altro. La premessa narrativa, tanto provocatoria quanto intimamente umana, riflette le esperienze personali di Jun Li, che ha dichiarato di essersi ispirato alla sua stessa vita e alla fluidità delle relazioni nella comunità queer.
In un'intervista generica per la stampa, il regista ha raccontato che l'idea nasce dalla percezione che gli altri avevano della sua relazione aperta, spesso messa in dubbio a causa della distanza fisica. Il protagonista del film vive questa stessa tensione tra realtà e percezione, tra anonimato e desiderio di connessione autentica.
La libertà sessuale nella società contemporanea
La sessualità nel film Queerpanorama passa attraverso le app di incontri, strumenti che, secondo Li, possono avvicinare le persone ma anche acuire la solitudine. Il regista mostra entrambi i lati della medaglia: da un lato il sesso occasionale può essere vissuto con rispetto e intimità; dall'altro, le persone possono ridursi a meri oggetti di consumo.
L'ambientazione principale è Hong Kong, ma la dimensione culturale del film è profondamente globale. Le app permettono agli uomini gay di entrare in contatto con persone di background molto diversi, un fenomeno che Li considera naturale nella comunità queer e meno comune tra gli eterosessuali.
Queerpanorama (2025): Jayden Cheung
Estetica e riferimenti cinematografici
Girato interamente in bianco e nero, il film Queerpanorama evoca l'influenza della Nouvelle Vague francese. Jun Li spiega questa scelta con una duplice motivazione: da un lato, il desiderio di rappresentare il corpo maschile nella sua forma più estetica; dall'altro, il fatto che lui stesso è parzialmente daltonico e trova più espressivo il bianco e nero. Il risultato è un'opera visivamente sofisticata, dove le ombre e la luce accentuano la tensione emotiva e il mistero delle identità in trasformazione.
Un cast non convenzionale
Un aspetto sorprendente del film Queerpanorama è la scelta del cast. Molti degli attori sono persone comuni che il regista ha incontrato tramite app di incontri, e che hanno accettato di interpretare se stessi o versioni romanzate delle loro esperienze. Altri sono stati selezionati attraverso casting a Hong Kong, New York, Zurigo e Berlino.
Il protagonista, Jayden, ha una storia particolare con Jun Li: selezionato già da adolescente per un cortometraggio, ha poi studiato recitazione ed è cresciuto artisticamente fino a diventare l'attore di punta di questo film. Li lo descrive come un interprete in cui ripone la massima fiducia, capace di dare profondità e credibilità al suo personaggio.
Intimità e autenticà sul set
Uno degli aspetti più discussi del film sono le scene di sesso, intense e realistiche, nonostante il cast fosse composto in gran parte da attori non professionisti. Jun Li ha gestito queste riprese con grande attenzione, spiegando agli interpreti il significato di ogni scena e creando un ambiente di rispetto e fiducia. Secondo il regista, la chiave per girare scene intime è la comunicazione chiara e la volontà di mantenere sempre i confini stabiliti.
Con Queerpanorama, Jun Li firma un'opera coraggiosa che esplora la fluidità dell'identità sessuale e il desiderio di connessione nell'era digitale. Il film si distingue per la sua audacia narrativa, la raffinata estetica in bianco e nero e un cast che porta sullo schermo un'autenticità rara. Nel panorama del cinema queer contemporaneo, questa pellicola si candida a essere uno degli eventi più significativi della Berlinale 2025.
Queerpanorama (2025): Jayden Cheung
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