Espandi menu
cerca
Good ol' days
di Database
post
creato il

L'autore

Database

Database

Iscritto dal 31 gennaio 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 209
  • Post 227
  • Recensioni 8
  • Playlist 32
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

Nella newsletter di due settimane fa - dove parlavo di una certa modalità di reagire alle critiche da parte di alcuni spettatori di Zalone - mi avete davvero riservato un trattamento molto speciale: ho ricevuto una marea di messaggi belli e gentili, vi ringrazio di cuore.
Si parlava, se vi ricordate, di accuse di snobismo. Bene: ora che siamo - per così dire - tra di noi, occorre guardare fino in fondo alla questione. Perché in realtà il rischio di snobismo, negli intellettuali come in chiunque intraprenda un percorso di affinamento individuale (e quindi anche nei cinefili), è sempre vivo. Ve ne faccio un esempio che tocco con mano da anni.
FilmTv.it è vivo e lotta insieme a noi da 13 anni ormai. E in questi 13 anni ormai si sono succedute diverse stagioni: il sito per fortuna è cresciuto, cresce e crescerà, ma gli abbandoni da parte di utenti attivi sono stati tanti. Naturalmente sono stati rimpiazzati da nuove ondate, ma a noi è sempre dispiaciuto vedere gli utenti andarsene, anche perché spesso si stabiliscono legami, virtuali e sottili, ma importanti. Per noi non conta solo il numero: grandi numeri senza qualità di solito sono vittorie a breve termine. Se non avessimo avuto di vista la lunga durata, se non fossimo stati fiduciosi e lungimiranti, non saremmo qui, dopo 13 anni, gli stessi che hanno fondato e pensato questo luogo, nonostante i cambi di proprietà, le rivoluzioni digitali, Facebook e i telefonini e tutto il resto…
Quel che ho notato però è stato che spesso ad andarsene erano i più legati a un certo modo di guardare al cinema, i più raffinati se volete: dopo qualche tempo, magari con la scusa di un restyling, qualcuno sentiva che quel luogo non era più il suo. “Troppo moderno” diceva qualcuno. “Sembra un supermercato”, “Non mi ci ritrovo più” ho letto altrove. Poco contava che in realtà fossimo sempre gli stessi, con gli stessi principi e la stessa direzione, e che a cambiare fosse solo la disposizione di alcuni pixel su un monitor. Sono sicuro, in più, che se i nostalgici potessero davvero tornare indietro e ripiombare nei layout del passato capirebbero di colpo quanto il nuovo appartamento, con gli impianti idraulici nuovi, la rete elettrica che non si prende la scossa, l’acqua calda e l’aria condizionata sia un luogo migliore dove stare. E tutto sommato offra a tutti un’esperienza migliore e più possibilità.
Agli intellettuali - a certi intellettuali - piace invece ritrovarsi tra di loro. Piace che la loro identità non sia messa in crisi dalla coabitazione con nuove persone, magari meno esperte, magari meno sofisticate. Preferiscono ritirarsi sul loro blog, sulla loro torre eburnea, sul sito fatto con gli amici che non dissentono, magari quelli incontrati qui.
A me sembra che la vera missione di chi è stato in grado di accrescere la propria cultura, di affinare il proprio sguardo, di apprezzare nuovi sapori, sia anche quella di condividere. Rifugiarsi in scantinati dove “qui siamo pochi, ma almeno siamo tutti d’accordo e tutti uguali”, rinunciando a diffondere la propria cultura proprio là dove si raccolgono i più mi pare uno scacco, una sventura. E la cultura diventa passatempo.
La sindrome da “old school” che affligge un po’ tutti e che fa credere che il proprio primo periodo, la propria “giovinezza”, il proprio stato nascente (direbbe Alberoni) sia unico e irripetibile e che quelli che vengono dopo sono diversi, non capiscono e non hanno conosciuto l’età dell’oro, è una sindrome paralizzante. Assomiglia all’invecchiamento, irrigidisce. Mantenersi elastici, duttili, capaci di dialogare e di accogliere, è necessario. E vitale.
Il mio pensiero va quindi a tutti quelli che scrivono qui, tenendo duro, come a quelli che gestiscono i cineforum, a quelli che lottano per la diffusione del cinema migliore nei luoghi più difficili, ai combattenti che si mescolano, che dialogano, che si sporcano le mani.
Resistere, resistere, resistere. Sì, ma mica da soli.

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati