Ruggero Deodato
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Periodo di attività
- 1910
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Ultimo film Gli ultimi di noi (2024)
"La casa sperduta nel parco".Strana pellicola, questa di Ruggero Deodato. Girato poco dopo "Cannibal Holocaust" per motivi prettamente commerciali, scampato al giudizio di wwwfilmtivù , tagliato e sequestrato per un lavoretto di bocca, o poco più. David Hess è un laido prosciuttaro che, tra una bambina stuprata e l'altra , riesce a trovare anche il tempo di gestire un'officina con l'amico "ritardato" Ricky, uno straordinario Giovanni Lombardo Radice che deve essersi dimenticato a casa tutti i vari movimenti spastici e i tic nervosi del caso. Il non proprio efebico David Hess si prende cura dell'amico come fosse un fratello: lo lava, lo veste, gli schiaccia i punti neri e lo porta in giro come un paggetto. Una sera, poco prima di recarsi in discoteca per la consueta battuta di cuccaggio, i due compari si imbattono in una coppia di pariolini abbastanza snob che gli abbordano con il pretesto di un guasto alla macchina;una rolls royce bianca che sembra ormai a pezzi, ma che parte come un fulmine non appena gli avventori pronunciano la parola "festa". Radice e Hess, allora, decidono di auto invitarsi al party di questi figli di papà, e, dopo qualche trascurabile scambio di battute, partono alla volta della loro casa; l'ultima a sinistra. Deodato taglia corto, e non si fa certo scrupoli a copiare le idee altrui; a cominciare dagli innumerevoli espedienti narrativi utilizzati nel sopravvalutato (n.d.r [non dico rozzezze]) cult di Craven, passando per "Rain Man", "La rivincita di Natale", "Arancia meccanica"(almeno secondo Deodato e Riz Ortolani) e "La cena dei cretini". La violenza (sia fisica che [psico]logica{si veda il finale}) ostentata è tanta e quasi (in)sostenibile: ginocchia sbucciate, nasi fratturati, unghie incarnite, capillari esplosi , donne barbute e attori doppiati da Bugs Bunny come se piovessero; per non parlare di un pissing a sfregio di uno dei protagonisti (quello vagamente somigliante a Beppe Grillo dopo l'ictus). Trovo singolare, inoltre, come la pellicola affronti uno dei più grandi problemi di quel periodo (gli anni ottanta): la crisi degli alloggi; si noti, a tal proposito, come all'epoca fosse assai poco diffusa l'abitudine da parte delle donne di radersi l'inguine... maledetta logica capitalistica dell'esistenza! Maledetti rapporti di forza! Maledetta imposizione degli usi e dei costumi! La stessa cosa è da dirsi anche per le frequenti scene "bagnate"(ovvero quando i protagonisti e gli antagonisti vengono ripresi, probabilmente controvoglia, mentre si fanno il bagno), nelle quali la pellicola trova la sua vera ragion d'essere. Queste scene, importanti e fondamentali all'economia del racconto, trovano due giustificazioni narrative:1)Gli attori avevano la possibilità di depurare il proprio corpo dalle impurità soltanto su un set, essendo oberati di lavoro.2)All'epoca era scarsamente diffuso lo sport dello sputarsi addosso, nobile pratica che, con gli anni, acquisterà la sua giusta posizione nella vita di tutti i giorni. Alla luce di queste considerazioni, ci sarebbero altre cose da annotare riguardo ad annozero, all'alienazione sociale e ai meccanismi di integrazione-compensazione che regolano i rapporti umani, e di cui il film vuol parlare, ma non mi dilungo. La scena della tortura della ragazzina bionda con il rasoio può risultare insostenibile, e non solo per un ecologista, ma a rassicurare lo spettatore subentra immediatamente il pensiero che, qualche anno più tardi , sarebbe stata la lametta Gillette ad accompagnare ogni uomo (e ogni donna) nel piacere quotidiano di una rasatura completa. Da non perdere, a posterdati, il celeberrimo finale, con tanto di smorfia alla Franco Franchi da parte di David Hess... SPOLIER: In realtà si trattava di una trappola, i ricconi avevano invitato Radice e Hess alla festa solo per fare in modo che Lorraine De Selle (donna vagamente somigliante a Sabrina Salerno, ma nient'affatto paragonabile alla moglie di Ray Liotta in "Quei bravi ragazzi", la quale a sua volta è accostabile a Vladimir Luxuria, che, secondo una credenza popolare, sarebbe l'Obama ita(g)liano... ano, ano, ano. Dirò di più, mi voglio rovinare: tutto era uno stratagemma per spingere gli ignari spettatori ad andare a vedere il film promettendo un mare di sangue e qualche tetta; una sottotrama risulta racchiusa da un film che vede protagonista il grande architetto delle Soap opera, a sua volta manovrato dall'alieno che si intravede al termine dei titoli di coda di "Man in Black"(quello che gioca con le biglie).Lorraine, una volta eliminata la minaccia rappresentata da Hess, diventato ormai troppo sadico e oppressivo, potrà finalmente convolare a nozze con Radice, del quale si era fortemente invaghita. Durante la cerimonia nuziale pare che il sacerdote, oltre alla classica rottura del bicchiere con un piede scalzo (di un chierichetto) , avesse lanciato agli astanti anche una capra viva al grido di "Accattatevela!". Insomma, la solita minestra: lui incontra lei, lui ama lei, lui cambia ordine sociale di base. Radice comprerà una casa in periferia con un mutuo a interessi fissi (che abbaierà tanto da provocare cocente disappunto nei vicini di casa), imparerà ad allacciarsi le scarpe , apprenderà un sistema metrico decimale e riuscirà addirittura a prendere la (professoressa di) terza media, con sommo gaudio di parenti, amici e tanti guai, che, al ritmo di "E La Vita, La Vita", chiuderanno la pellicola. Ma più le cose cambiano e più restano le medesime, e Giovanni non si farà certo ghermire dalla monotonia della vita coniugale; avrà anche lui , come tutti, la sua fuga romantica in compagnia di Dustin Hoffman. Perché uomini si nasce... ma diversamente abili... si muore.
Ultimo film Gli ultimi di noi (2024)
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