Regia di Giovanni Paolucci vedi scheda film
Il film è fresco, pulito, ben girato e interpretato. La storia , semplice e profonda.
Il fatto che il regista avesse al suo attivo, come esperienza, una produzione di film piuttosto limitata, nell'arco di un decennio, è asserzione che trovo pretestuosa e malevola: che cosa vuole dire? Abbiamo esempi di registi di lunghissima esperienza che continuano a rifilare prodotti di scarsissima qualità, che tirano a far quattrini con volgarità e pochezza degne della peggiore ignoranza! Qui, siamo nel '55... e dubito che in un'Italia distrutta dalla guerra fosse facile reperire fondi finalizzati al realizzo di cose di questo genere: lo stesso De Sica (e non fu la sola volta) faticò non poco a trovarne per produrre il suo "Ladri di biciclette", capolavoro riconosciuto in tutto il mondo. In ogni caso, la poca esperienza del regista in questione riesce con successo a svelare un talento del tutto rispettabile. Ce ne fossero, film così, al giorno d'oggi!
Bello, interessante e paesaggisticamente affascinante, nel mostrarci le rive di un Lago Maggiore inesistente, ai giorni nostri. Avevo già visto il film su YouTube e fu piacevole sorpresa; oggi lo ritrovo in Iris, al 17/1/'25 e intatta resta l'impressione di allora.
Bello: mi piacque allora e continua a piacermi, nel mostrarci una società e un modus vivendi che paion così distanti dagli orrori di una guerra appena trascorsa, e dalle sue ferite. Semplicità e purezza, oggi quasi introvabili.
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