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Fantozzi in Paradiso

Regia di Neri Parenti vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Fantozzi in Paradiso

di axe
5 stelle

Anche per Ugo Fantozzi, ragioniere in pensione, gli anni passano. Sempre più spesso, l'occasione per ritrovarsi con i colleghi di una vita di lavoro (e sfruttamento) nella "Megaditta", è determinata dal funerale di uno di loro. A seguito di un controllo presso ospedale, effettuato per fatti accaduti durante uno di questi eventi, Fantozzi scopre di avere, a causa di varie malattie, una sola settimana di vita. Frustrato dagli ennesimi fallimenti, quali una rapina maldestramente organizzata e ancor peggio realizzata, e la "sottrazione" della casa da parte della figlia Mariangela, Fantozzi sceglie di "chiudere in bellezza" concedendosi sregolatezze, trasgressioni e folli avventure. Nell'ottavo film dedicato al ragionere più sfortunato d'Italia, il regista Neri Parenti e l'interprete del protagonista, Paolo Villaggio, affrontano, con il consueto humour, a volte riuscito, a volte meno, il tema della morte. E' una scelta coerente con il percorso intrapreso dagli autori nel realizzare gli ultimi episodi della serie; i protagonisti, Fantozzi e la consorte Pina, vivono una vecchiaia infelice, anche a causa dell'ingratitudine dei figli. Mariangela e lo scimmiesco marito, rimasti senza casa a causa di uno sfratto, si trasferiscono nell'abitazione dei genitori, ne cambiano rapidamente gli interni, impediscono loro l'accesso. I due sono costretti ad andare a vivere in un garage, non avendo risorse per avere di meglio. Ma il peggio per il povero Fantozzi deve ancora arrivare. Alcune analisi cliniche gli rivelano che è tanto malato da avere pochi giorni di vita; pur, stranamente, non accusando malessere fisico, egli perde la testa. Sfoga istinti repressi, si prende piccole rivincite, ma non trova soddisfazione e precipita nella depressione. Pina, tenuta inizialmente all'oscuro di tutto, finisce per scoprire la realtà sulle cause del bizzarro comportamento del marito e, da moglie affezionata e buona conoscitrice dell'uomo a fianco del quale, più nel male che nel bene, ha trascorso l'intera vita, sceglie di farlo contento un'ultima volta, sacrificando amor proprio e risorse personali. Rintraccia la signorina Silvani, accanita giocatrice sommersa dai debiti, e la ingaggia per lasciarsi sedurre da Ugo. Le sequenze dedicate alla vacanza sulla neve sono tra le più divertenti del racconto. Conquistata, finalmente, Fantozzi la sua fiamma, sogno proibito dei lunghi anni di malsano lavoro, egli potrebbe morire quanto meno soddisfatto; tuttavia, venuto a conoscenza dell'azione di Pina, torna immediatamente da lei, per esserle, come la donna merita, vicino. Infine, ha l'illusione d'averla fatta franca; ma la sorte non può essere ingannata; dei diversi funerali mostrati nel racconto, l'ultimo è quello del protagonista. Il tema della critica sociale, predominante nei primi episodi, qui è affrontato solo nelle sequenze della rapina nella sede della "Megaditta", che apprendiamo essere stata agevolata dai vertici aziendali, pronti a trar vantaggio dalla vicenda. Il resto ... è lugubre. La composizione del cast non riserva sorprese. Paolo Villaggio è affiancato da Milena Vukotic (Pina), il ruolo della quale la eleva di fatto a co-protagonista; Plinio Fernando (Mariangela, Uga); Gigi Reder (Filini); Anna Mazzamauro (la sempre più disperata "signorina" Silvani). E' riproposta la classica struttura ad episodi, qui maggiormente "integrati" tra loro in virtù del trait d'union costituito dalla tematica. La narrazione è accompagnata da una gradevole colonna sonora. Gli sketch non hanno alcunchè d'innovativo; per l'ennesima volta, ad esempio, è riproposta la sequenza della bicicletta alla quale si sgancia il sellino. Le dinamiche dei rapporti tra Fantozzi ed il mondo che lo circonda sono ormai ben note, così come la caratterizzazione del personaggio. Il valore del racconto è nella serietà del tema affrontato, il quale non ha nulla di divertente e vela di malinconia ogni sequenza del film. Come opera d'intrattenimento tout-court, "Fantozzi In Paradiso" non è di certo imperdibile; prendendone in considerazione lo spirito di fondo, acquista un certo interesse.

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