Regia di John Sturges vedi scheda film
Mentre la maggior parte delle star coeve di John Wayne, figuravano ormai tra i pensionati di Hollywood o avevano mutato sensibilmente i loro personaggi con l'andare degli anni, ritagliandosi magari ruoli minori, il Duca si imbatte in un'operazione che tenta di accaparrarsi un posto in un genere che è maturato proprio in quegli anni: il poliziesco metropolitano.
Già escluso 4 anni prima, dal ruolo di protagonista in Dirty Harry, Wayne appare ormai alla soglia del pensionamento nel rude poliziotto McQ (che diventa Parker nella versione italiana con tonitruante titolo "É una sporca faccenda tenente Parker" in linea con i titoli di quegli anni). Wayne che, nonostante i suoi 67 anni, il fisico appesantito ed un parrucchino piuttosto improbabile, non è imbarazzato ad imporsi nuovamente come l'uomo di legge in questa ambientazione metropolitana a lui nuova: con poca confidenza nella burocrazia e nelle gerarchie, il tenente Mcq (o Parker) indaga da solo sulla morte dell'amico che credeva un onesto poliziotto.
Le sequenze d'azione e gli inseguimenti sono girati magistralmente (insolito ed appassionante lo scontro finale sulla spiaggia). Da ammirare che nel film ben pochi personaggi abbiano connotazioni positive, Wayne si trova tradito negli ideali di un dipartimento onesto ed anche nelle amicizie. Anche se alla fine, la giustizia trionfa e lui si guadagna di nuovo il distintivo.
Chiaramente la pellicola non porta nessuna innovazione nel genere, soprattutto se la si paragona alle letture che andavano a farsi spazio in quegli anni (un titolo tra tutti Il braccio violento della legge): questa va ad affermarsi come un esperimento, discretamente riuscito, di una star (nonchè di un regista) ormai al tramonto.
Non pago, Wayne tornerà a vestire di nuovo i panni di un altro poliziotto...
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