Regia di George Warner (Giorgio Cristallini) vedi scheda film
Interessante nella prima parte in cui il personaggio di Merli(con gli occhi neri!) è un reduce italoamericano del Vietnam ricattato(ma non sapremo mai per cosa e in che modo) ad uccidere a sangue freddo un imprenditore, perennemente giacca militare verde, come Travis Bickle, e secondo i suoi autori-ma forse è la solita ingigantita millanteria da cinematografari "romani"-presa da "First Blood" di David Morrell, di cui qualcuno aveva già letto il romanzo.
Già dalla metà e dell'apparizione del totalmente incredibile personaggio di Nathalie Delon proprietaria di una boutique da donna, che aiuta oltre ogni credibilità l'inseguito per essere ucciso protagonista, diventa una mal riuscita, goffa e zuccherosa versione con dialoghi (che rovinano anche la volenterosa recitazione di Merli senza baffi, e con la sua vera voce come in "Poliziotto Sprint" dello stesso anno)da fotoromanzo Grand Hotel, e sviluppi da romanzetto Harmony, delle classiche storie da noir americano anni '40-'50.
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