Regia di James Gray vedi scheda film
Trovare un regista "metropolitano" come James Gray, alle prese con una biografia avventurosa della vita di Percy Fawcett, esploratore e militare inglese, è piuttosto strano. Gray non è Herzog e, purtroppo, si vede nettamente. "Civiltà Perduta" fu un flop nel 2016 e un flop anche piuttosto annunciato. La vita di Fawcett, avventurosa e movimentata, un Indiana Jones reale, si prestava molto bene al mondo del Cinema, ma in queste due ore e mezza, Gray non riesce mai a superare l'asticella di un compitino un po' qualunque. Il film subisce la mancanza di epicità e di forza, anche (e soprattutto) nelle scene in Amazzonia, non riuscendo mai a trasmettere il feeling giusto. E' un prodotto a tratti anche didascalico, piagnucolante e "disneyano", specialmente con le caratterizzazioni della famiglia e dei figli: un polpettone che raramente solleva la testa e convince. Non è "Mission", non è "Aguirre". Può darsi che la produzione (ci mette i soldi Brad Pitt) volesse qualcosa più generalista, più bevibile da tutti, chissà, ma così facendo la vita di Fawcett, molto interessante, viene fuori piatta e cade nella grande trappola delle biografie, spesso deludenti. Un film di avventura che non riesce nemmeno a essere un film d'avventura, se non forse per quaranta minuti di visione in tutto, perché non riesce a scegliere, con decisione, un suo stile, una sua direzione. Un fallimento più che meritato.
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