Regia di Alessandro Di Robilant vedi scheda film
Giobbe è uno sbandato che si innamora di Rowena Brambilla detta Brambi, prostituta e femme fatale. L'uomo arriva a compiere una rapina per lei, uccidendo anche alcuni poliziotti, e finendo nel mirino del capitano Madeddu, che con Rowena ha dei conti in sospeso. In tutto questo Giobbe ha un solo sogno: sfondare col suo gruppo rock.
L'esordio di Alessandro Di Robilant dietro la macchina da presa è un film a dir poco bizzarro, sopra le righe nella trama e a suo modo originale nelle scelte narrative, ma a tutti gli effetti dotato di un appeal molto limitato. Anche lei fumava il sigaro..., distribuito anche con il titolo di Solo per amore, è una pellicola di sicuro poco lineare e in certi momenti apertamente, volutamente surreale, in maniera fin troppo forzata e quindi poco appetibile; l'accoglienza non dev'essere stata caldissima dato che per dirigere la sua seconda opera il regista dovrà attendere sei anni (Il nodo alla cravatta, 1991). Di questo lavoro si possono comunque ricordare l'ottima presenza sulla scena di un giovane Maurizio Donadoni e così pure le valide scelte dei suoi principali partner nel cast artistico: l'attrice-cantante ungherese Marietta Mehes. il caratterista giapponese Haruhiko Yamanouchi e Alessandro Haber, solida garanzia come sempre. Del resto c'è però poco di memorabile: una storia fumettistica che insegue traiettorie noir con un piglio grottesco e ironico, dando vita a conti fatti a un'opera intrisa dello spirito degli anni Ottanta – basti pensare al finale sguaiatamente rocchettaro. Il titolo proviene da una battuta del tutto ininfluente pronunciata dalla protagonista femminile; cento minuti scarsi di durata. 3,5/10.
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