Regia di Renato Savino vedi scheda film
La storia di due promessi sposi che, per motivi in primis economici, devono arrivare illibati entrambi all’altare. Ovviamente si tratta di un’impresa impossibile, perché tutti e due sono già ben consci dei piaceri della carne…
Un decamerotico neppure tra i peggiori, questo Decamerone ‘300 diretto da Renato Savino, sempre tenendo conto della tara rappresentata dall’innegabile fatto che il decamerotico è stato uno dei generi più poveristici e dissennati, privi di mezzi e di idee, mai visti sugli schermi del Belpaese. Savino, che scrive anche la sceneggiatura del lavoro insieme a Emilio Marchesini, ha appena finito di girare la sua pellicola d’esordio, Grazie signore p… (1972), titolo che già la dice lunga sullo stato delle cose e sulle relative plausibili aspettative. Decamerone ‘300 non ha niente di estremamente trash, trama a parte (dove bassezze e volgarità non si contano, chiaramente: ma quella è la norma, per il filone): non stiamo parlando di un film vsibilmente tirato via o realizzato senza alcun tipo di nozione tecnica-artistica, ma più semplicemente di un’opera scarna come confezione e come argomenti. Si tratta infatti di un rimasticamento di nove novelle di provenienza simil-boccaccesca, mescolate tra loro alla bell’e meglio di modo da formare una storia più o meno compiuta della durata di un’ora e mezza circa: tutto qui, ma sarebbe stato inutile aspettarsi di meglio. Nel cast, oltre al già citato Marchesini, compaiono Rosalba Neri, Osvaldo Ruggieri, Christa Linder, Rosemarie Lindt e Vincenzo Ferro; il regista proseguirà ad ambientare i suoi lavori in epoca medievale con il successivo Mamma… li turchi!, dell’anno successivo. 2,5/10.
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