Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
American Sniper (2014): locandina
“Cecchino americano”: ecco il personaggio (vero) della più recente prova di un infaticabile e puntuale Clint Eastwood regista, che attendiamo sempre con ansia e grandi (sin esagerate, ma certo motivate) aspettative. Uomo di cinema completo e solido, che sceglie questa volta di tornare raccontando l'esperienza reale del più efficace soldato americano impegnato nelle missioni cosiddette “di pace” nell'Iraq del dopo Saddam.
American Sniper (2014): Bradley Cooper
Un uomo finito nell'esercito quasi per caso, quasi per ripicca o per dare un significato ad una vita dirottata verso un percorso alla deriva, e nel quale ha potuto scoprire la propria straordinaria precisione nella mira; dote rimasta fino ad allora sottostimata o trascurata, ma che lo renderà in questa nuova sede il più abile cecchino americano, in grado di abbattere più nemici di ogni altro, e quindi di avere alle spalle il più alto numero di morti abbattuti in missioni speciali; e di conseguenza di vedersi maturare sulla propria testa la più alta taglia tra i militari impegnati nelle operazioni belliche in Medioriente, e dunque di conseguenza svilupparsi il più largo seguito di avversari impegnati ad eliminarlo, non foss'altro per lucrare sulla posta in gioco.
American Sniper (2014): Bradley Cooper, Sienna Miller
Un personaggio - lo capiamo soprattutto alla fine quando assieme ai titoli di coda scorrono le immagini reali del vero Chris Kyle - di cui Bradley Cooper, che figura pure tra i produttori della pellicola, si appropria con una mimica fisica ed un approccio che elimina ogni tic espressivo accattivante a cui ci ha abituato l'ormai lanciatissimo divo, lasciando trasparire dal suo fisico massiccio e qui più sgraziato del solito, un personaggio complesso e tortuoso, animato da un senso del dovere e di fedeltà alla patria che rasentano la maniacalità più vicina possibile a sfociare nella follia senza rimedio; e nel contempo il sentimento di un uomo che idealmente si sacrifica per il bene della sua famiglia, della sua nazione, e quindi dei “giusti”; perché nemmeno per un attimo una persona come lui arriva a chiedersi dove sia il confine tra il vero e il falso, tra il buono ed il cattivo, tra il concetto di salvatore quello di oppressore.
American Sniper (2014): Bradley Cooper, Kyle Gallner
In un personaggio come quello del cecchino, Eastwood intravede un po' il personaggio che ha sempre cavalcato le sue precedenti e giovanili interpretazioni: il cavaliere pallido che si fa giustizia, l'ispettore Callaghan che uccide i cattivi anche se potrebbe solo fermarli o immobilizzarli: la giustizia che annienta la feccia, quando si ha la perfetta coscienza di ciò che si è e di ciò contro cui si combatte. La perfetta autocoscienza di ciò che è bene e ciò che è male: bene è il proprio paese, la propria vita, le proprie tradizioni; male tutto ciò che appartiene a culture differenti dalla nostra. La storia dei nativi d'America e dello sterminio più sottovalutato della storia insegna tutto in modo tetramente limpido.
American Sniper (2014): Bradley Cooper
Detto questo, il film, tecnicamente girato molto bene – e lo si nota soprattutto nelle scene di combattimento, prima fra tutte l'ultima sotto la tempesta di sabbia – soffre di una sceneggiatura contorta e debordante che sceglie di raccontarci troppe cose, in un assemblaggio di situazioni e personaggi davvero poco amalgamabili e di differente ed inconciliabile intensità narrativa ed interesse: la parte iniziale promette maluccio con quegli addestramenti da marines visti in mille altre occasioni e qui quasi parodia di uno spot da chewingum. Tutti gli episodi, dall'incontro nel bar alla controversa ed irrisolta vita di famiglia, ovvero tutte le scene in cui è coinvolta una tutto sommato incolpevole Sienna Miller, sono davvero trite e ritrite scene da una crisi matrimoniale che nasce ancora prima delle nozze e prosegue sino all'ultimo quando una miracolosa quanto repentina cura in un gruppo collettivo di reduci, fa riprendere fiato ad una vita di famiglia ormai vicina a spezzarsi definitivamente.
American Sniper (2014): Bradley Cooper
Ma l'azione è orchestrata bene, senza nulla di veramente nuovo, originale e mai visto, ma forte di maestose inquadrature e riprese aeree efficaci e in grado di farci sentire la solidità del regista che ammiriamo da decenni. Il duello tra The Legend (questo il soprannome del nostro cecchino) ed il macellaio, si consuma a distanza di un paio di chilometri ma con una impostazione millimetrica che fa la differenza tra morire e sopravvivere.
American Sniper (2014): Luke Grimes, Bradley Cooper
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