Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
De Niro ci accompagna dentro un capolavoro del cinema, con i suoi sguardi, la sua fisicità e le indicazioni avute da un formidabile Scorsese.
E' sempre di notte che accadono le cose più interessanti. L'occhio disilluso di un maestro del cinema indaga sulla drammatica deriva di una società americana che mostra il lato oscuro della propria realtà perché, come in guerra, ogni medaglia ha sempre una delle facce sporcata dal sangue. E tale oscurità si palesa nelle ore notturne, quando l'abbagliante luccichìo del sole lascia la possibilità di scorgere le ombreggiature del disagio, della criminalità e delle più basse pulsioni della natura umana. Di giorno troneggia il bianco, evidenziato dalle promesse di politici sorridenti in abiti sgargianti, ma la notte è dominata dal nero dell'anima e dal rosso del sangue. Una dicotomia che Scorsese sfrutta in modo magistrale, dirigendo un De Niro formidabile al quale "ruba" continuamente lo sguardo dallo specchietto retrovisore del taxi. La musica struggente, l'onirica fotografia che ritrae la città di notte, la magistrale modalità narrativa di una storia drammatica e disturbata che coinvolge lo spettatore fino al grandioso epilogo, rendono questo film assolutamente unico. Il protagonista che si punta il dito insanguinato alla tempia è l'istantanea di un capolavoro. Straordinario.
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