Regia di Richard Lester vedi scheda film
In attesa di scoprire come sarà l'Uomo d'Acciaio di Singer, "Superman II" è, senza troppi dubbi, il più bel capitolo della saga. Il più divertente, il più ironico, ma anche quello che più affascina ed emoziona. La trama vede tre kryptoniani riuscire a liberarsi dalla prigionia che avrebbe dovuto "far loro compagnia" per l'eternità, e a quel punto il gioco è fatto. Giungono sulla Terra e scoprono che Kal El (Superman, cioè), figlio dell'uomo che li ha imprigionati (il vero padre di Clark, Jor El), vive lì: a quel punto devastano tutto e tutti per far sì che lui esca allo scoperto. Peccato che Clark abbia rinunciato ai propri poteri dopo essersi rivelato a Lois... Lester dimostra di saper cogliere appieno la vera essenza del personaggio creato oltre settant'anni fa da Jerry Siegel e Joe Shuster, cioè quella di un uomo che, nonostante i poteri praticamente divini, cerca solamente di vivere come tutti coloro che lo circondano, impresa alquanto ardua. Margot Kidder fa la sua bella figura, considerando anche che nel terzo film verrà soppiantata da Annette O'Toole nei panni di Lana Lang (scherzi del destino, adesso Annette interpreta la mamma terrestre di Clark nella serie "Smallville"), e Terence Stamp sa farsi apprezzare. Bravo Gene Hackman, anche se Lex Luthor in "realtà" è più calcolatore e meno stupidotto (è un po' tirato per le orecchie il momento in cui si "vende" ai kryptoniani), e, last but not least, Reeve riesce a convincerci ancora una volta che l'essere umano può volare.
Solita e indimenticabile.
Convincente.
Grandissimo attore, convince anche se il personaggio viene un poco stravolto.
Ottima.
Impagabile, c'è poco da fare. Mai troppo compianto.
Ottimo lavoro, sinceramente. Il suo è il miglior Superman.
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