Regia di Michael Zimbalist, Jeff Zimbalist vedi scheda film
Il film, come buona parte delle pellicole biografiche girate a protagonista ancora in vita, non riesce mai a spiccare veramente il volo verso un prodotto che non sia abbastanza prevedibile e stereotipato (anche se ben girato e, per gli amanti del calcio, pienamente godibile)
C'è spesso un limite nei film biografici girati a protagonista ancora vivente, che è quello di trasformarsi in un prodotto neutro (se non in una vera e propria agiografia) per non scontentare, o peggio ancora inimicarsi la persona di cui si raccontano le gesta. Non fa eccezione questo film del 2016 (anche se inizialmente sarebbe dovuto uscire in contemporanea ai mondiali del Brasile di due anni prima). Non che comunque questo sia un limite esiziale per la riuscita del film, ma è come se ci fosse il freno a mano tirato in più di un frangente. Partendo dall'infanzia di Pelè e fino alla sua consacrazione con i mondiali del '58, il film ha comunque alcuni spunti validi come nell'accostamento tra la naturale ritmicità dei brasiliani (derivata da danze di combattimento all'epoca della schiavitù) e le capacità funamboliche di molti dei suoi calciatori, Pelè in primis. Ed è comunque un piacere per gli occhi, quello sì, godere della ricostruzione di alcuni dei gol più belli e spettacolari della storia del calcio mondiale.
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