Regia di Jean Cocteau vedi scheda film
Le sang d'un poète - Il sangue di un poeta (1930): locandina
CINEMA OLTRECONFINE
La mente vaga nel sogno addensa do immagini, situazioni, bizzarrie e drammi che paiono interminabili, ma che poi scopriamo frutto di suggestioni che durano frazioni di secondo.
Nel tempo che una cinepresa riesca a riprendere il crollo di una altissima ciminiera affusolata, quattro bizzarri episodi raccontano I dettagli di un sogno variegato e composito.
Nel primo episodio un poeta si confronta con una statua senza braccia che si anima e gli cede le labbra, conducendo lungo un percorso in cui le dimensioni si annullano e lo conducono in un mondo immaginario inquietante, tra corridoi di hotel che hanno perso la gravità e persone o cose che si comportano in modo inquietante.
Le sang d'un poète - Il sangue di un poeta (1930): Enrique Rivero
Le sang d'un poète - Il sangue di un poeta (1930): Enrique Rivero, Elizabeth Lee Miller
Nel secondo la mente torna ad un episodio d'infanzia del poeta, quando, durante una nevicata, tra ragazzi si improvvisa una battaglia a palle di neve, fino a quando un ragazzo malizioso scaglia una palla di neve contenente una pietra che uccide il ragazzo raggiunto dal colpo.
Le sang d'un poète - Il sangue di un poeta (1930): Jean Desbordes
Nel terzo l'agonia di un infante diviene una sorta di attrazione teatrale, e vicino al piccolo un poeta ed una donna giocano a carte.
La morte del bimbo fa si che il poeta vinca la partita, ma anche che lo, stesso si convinca a suicidarsi.
Nel quarto ed ultimo episodio una donna regge levredini del mondo, e si ritorna al fatidico crollo della torre, a significare che tutto ciò che la mente ha prodotto nel, sogno, è stato elaborato in una frazione di secondo da un cervello dormiente.
Il film d'esordio dell'artista di multiforme ingegno Jean Cocteau è un percorso nella mente, che racchiude tematiche ed ossessioni che torneranno nei film successivi del regista: la morte come scelta, lo specchio che inganna, l'universo ed I suoi misteri.
Le sang d'un poète - Il sangue di un poeta (1930): Pauline Carton
Il film a molti critici ha ricordato il surrealismo che costituisce la spina dorsale del capolavoro di Luis Bunuel L'age D'Or (1930), ma è pur vero che Cocteau ha sempre preso le distanze da questi paragoni, affermando di aver visto il film del regista spagnolo solo dopo aver girato il suo.
Ciò nonostante, Le sang d'un poète rimane un'opera notevole che anticipa le ossessioni artistiche e sentimentali di uno degli artisti più colti e sfaccettati che hanno segnato la prima metà del XX secolo, interagendo attraverso una motiplicità di mezzi espressivi, spaziando con disinvtura tra opere letterarie, raporesentazione cinematografica, e poesia grafica.
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