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Blue Jasmine

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su Blue Jasmine

di AlbertoBellini
8 stelle

 

Di fronte al fallimento di tutta la sua vita, compreso il suo matrimonio con un ricco uomo d'affari Hal, Jasmine, una donna elegante e mondana newyorkese, decide di trasferirsi nel modesto appartamento della sorella Ginger a San Francisco, per cercare di dare un nuovo senso alla propria vita. Lo stato emotivo di Jasmine è però tutt'altro che stabile.

 

"C'è un limite ai traumi che una persona può sopportare prima di mettersi ad urlare in mezzo alla strada."

 

Se mi chiedessero quale sia il film di Woody Allen a cui io, soggettivamente, sono più affezionato, risponderei senza esitazione "Blue Jasmine", essendo la prima opera che vidi e che mi fece avvicinare al regista newyorkese. Tornato in terra statunitense dopo la deludente opera precedente, Woody Allen rivoluziona il proprio approccio alla critica sociale scrivendo e dirigendo "Blue Jasmine". Fin dalle prime inquadrature notiamo un Allen molto più "realista" e per nulla autoironico. Anche qui la protagonista, Jasmine, è una donna distrutta emotivamente. Al contrario però dell'Owen Wilson di "Midnight in Paris" o della Mia Farrow di "La Rosa Purpurea del Cairo", Jasmine non ha un mondo in cui rifugiarsi, non ha nessuna passione o interesse se non per i soldi. Dall'avere tutto, si ritrova al non avere nulla. La pellicola gioca su un'alternanza di piani temporali, che, man mano, ci scopriranno il carattere della protagonista e, sopratutto, le motivazioni della sua crisi emotiva. Jasmine è, palesemente, l'ennesimo e origanilissimo alter-ego che Woody Allen utilizza per inserire la propria persona nevrotica nella pellicola. Una notevolissima Cate Blanchett veste i panni di Jasmine, divenendo cosi la cupa controparte femminile del regista newyorkerse. Ad "accompagnarla" ci sono un bravissimo Alec Baldwin, che, automaticamente, viene da chiedersi come abbia fatto a risultare cosi inutile in "To Rome With Love", e un ancor più brava Sally Hawkins, già "incontrata" in "Cassandra's Dream" ("Sogni e Delitti").

"Blue Jasmine", con un finale bellissimo ma amaro, rimette subito in careggiata un Woody Allen acuto e mai banale, in grado di raccontare una storia con una leggerezza, una maturità ed una maestria rari al giorno d'oggi.

 

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