Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Aida (Cardinale, ma doppiata), che lavorava in un gruppo musicale a Rimini, è stata convinta dal ricco Marcello Feinardi (Pani) ad abbandonare il lavoro e il fidanzato Piero (Volonté) e andare con lui, con la promessa di un miglior lavoro, ma dopo quindici giorni di vacanza Marcello è ormai stufo e alla prima occasione la abbandona e se ne torna alla sua lussuosa villa a Parma; il film inizia quando Marcello abbandona Aida; lei riesce a rintracciarne il telefono e l’indirizzo, ma lui le aveva lasciato un nome falso; lei suona alla porta della villa e Marcello manda il giovane fratello Lorenzo (Perrin), bravo studente sedicenne, ad aprire e convincere la ragazza ad andarsene. Ma i due si rivedono: Lorenzo ne prova pena, poi simpatia, poi amore, il primo amore, pronto a tutto, a sacrifici e menzogne. Lei gli è grata per l’aiuto che riceve, lo sente amico, ma è interessata da conoscenze occasionali che le sembrano importanti e utili per trovare un nuovo lavoro. Lorenzo ne soffre. Finché, per non farla partire, le dice di aver trovato l’uomo che la aveva ingannata (ma non le dice che è suo fratello), le fissa un appuntamento con lui… ma poi ci manda il suo precettore privato, don Pietro (Valli), cui ha confessato tutto e chiesto aiuto.
A parer mio (e di altri) la parte veramente bella del film è questa, fatta di silenzi, di sguardi, di pudore narrativo molto suggestivo. Cito per particolare efficacia (ma molti altri momenti sono forse artisticamente più riusciti nella loro delicatezza) l’episodio in cui Aida, invitata da Lorenzo nella villa, dopo aver fatto il bagno esce in accappatoio e con un asciugamano avvolto attorno alla testa e scende le scale mentre Lorenzo in onore suo ha messo il disco di Beniamino Gigli che canta Celeste Aida.
Il resto a parer mio si trascina malamente sgonfiando la bella tensione della prima parte (tranne, forse la serata dei due sulla spiaggia, che riprende e conclude il loro incontro che ha occupato la prima parte): don Pietro convince Aida a non vedere più Lorenzo, su cui lei non ha interessi ma che la ama disperatamente, ma le dice che l’uomo che l’aveva ingannata era proprio il fratello di Lorenzo, e riconosce che lei avrebbe diritto a chiedergli danni; lei rinuncia e torna a Rimini sperando di essere accolta da Piero e riprendere il lavoro lasciato. Dopo vari battibecchi arriva Lorenzo, che passa una serata con lei e parte in piena notte lasciandole una busta in cui dice di aver messo una lettera per lei, ma in realtà c’è parecchio denaro. Mi pare che questo significhi che la famiglia ha deciso di compensare la ragazza per l’inganno dell’altro fratello e che Lorenzo abbia accettato di consegnarlo come addio, riconoscendo che fra loro non può esserci futuro… o più sottilmente che don Pietro abbia mandato Lorenzo con il denaro allo scopo di fargli vedere il tipo di vita da cui veniva Aida e convincerlo a rinunciare a lei; ciò darebbe un senso narrativo e tematico alla seconda parte del film; ma in tal caso questa avrebbe dovuto limitarsi alla parte vista da Lorenzo, poiché non è lo spettatore che deve essere convinto…
Alla prima parte avrei dato anche 5 stelle, ma all’insieme del film non mi sento di darne più di 3.
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