Regia di John Mackenzie vedi scheda film
Abbastanza robusto thriller spionistico forse solo un poco ingessato, ambientato negli anni del disgelo della Perestroijka nella seconda met degli anni ottanta.
John Mackenzie stato un buon regista di genere nel cinema brtannico soprattutto di gangster e non deve certo dimostrarlo anessuno dopo avere realizzato "Quel lungo Venerdì Santo"(The Long Good Friday)(1981), il quale dette appunto una delle prime occasioni in assoluto a Pierce Brosnan. E pure questo film, basato su di un romanzo di Frederick Forsyth, che non certamente allo stesso livello del citato, comunque ne prova il talento quando ha il materiale e gli interpreti giusti.
Pur sensa sapere che avrebbe in seguito interpretato Bond e per questo sarebbe divnuto famoso come mai era stato prima fuori dal cinema britannico e dalla televisione americana, adesso non viene pi ricordato quanto Brosnan potesse essere un efficace cattivo. Qui, è perfettamente scelto come ufficiale russo del KGB che è stato inviato per far detonare una bomba atomica miniaturizzata su di una base aeronautica dell’esercito americano nel mezzo dell’Inghilterra, in modo che i sovietici possano destabilizzare la NATO incolpando gli Stati Uniti per una tragedia accidentale che ha spazzato via due kmq con tutti quelli che li abitavano. Potrebbe essere ancora oggi la migliore interpretazione della sua carriera, seppur nei anni apparentemente incongrui di un ufficiale sovietico che è più una macchina da uccidere, un robot inarrestabile e .
La scena in cui Brosnan e la Cassidy (sicuramente una delle attrici più supertope e dai seni maestosi- anche qui mostrati-della sua generazione, ma più sottovalutate e sottoutilizzate, dello schermo) assemblano la bomba in cucina sudando per la tensione, ognuno che spia l'altro per conto di qualche sezione del KGB avversa, e liquidare l'una l'altro,mentre poi si abbandonano per scaricare la forte tensione accumulata ai soliti appassionati preliminari di sesso, è una sequenza pregevole sotto diversi aspetti di tensione, consentendo a Brosnan di mostrare entrambi i lati del suo personaggio, apparentemente affascinante ma in definitiva spietato e assassino a sangue freddo.
Caine è la sua nemesi, il cinquantacinquenne all'epoca del film John Preston, un agente di grande esperienza dell'MI6 che sente il morso degli ufficiali dell'intelligence più giovani, o soltanto più politicamente astuti come il suo direttore ottuso e carrierista, Julian Glover. A differenza di "Blue Ice" e dei due stanchi film del ritorno di Harry Palmer degli anni '80, invece proprio questo un ritratto realistico di un Harry Palmer ben oltre l'età matura: stanco del mondo, con un istinto migliore e più conoscenza di qualsiasi altro dei suoi colleghi, ma incapace e riluttante ad adattarsi ai capricci e ai compromessi dei suoi datori di lavoro.
Tutto tra il cast di prim'ordine non ha mai sbagliato un ruolo, o quasi: oltre all'agente russo esperta artificiera e fisica della Cassidy, ci sono diversi interpreti inglesi e americani di supporto e del più alto calibro, Matt Frewer militare americano compagnone della base, in Ned Beatty come capo sovietico del controspionaggio e il suo vecchio amico e collega RayMcAnally, Anton Rodgers, Alan North, Michael Gough in una breve apparizione, e il superbo Ian Richardson come capo dell'MI6. Il loro lavoro è, naturalmente, reso più facile dalla piena caratterizzazione della sceneggiatura di Alexrod, che non consente mai alla trama di guidare senza nerbo il personaggio.
Dal punto di vista della trama, non c’è niente di particolarmente nuovo – i già ben visti doppie giochi, ma quelle che sono alla fine maggiormente taglienti sono entrambe le parti tradite dai loro stessi politici, inseguimenti in auto, tutti i punti fermi della Guerra Fredda – ma facendolo molto meglio di altri thriller del genere, che non sono anche a distanza di ben oltre 35 anni dalla sua uscita cinematografica, avvincenti allo stesso modo.
Ted_Bundy1979
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