Regia di Bruno Rolland vedi scheda film
Léa (Anne Azoulay) studia all’università, vive con la nonna anziana e per mantenersi lavora in un locale notturno. Per guadagnare qualche soldo extra decide di unirsi alle ragazze che offrono uno spettacolo di strip-tease, finendo in un giro losco. Primo (e per ora unico) lungometraggio del regista francese Bruno Rolland, uscito nel 2011, Léa è un film dai tratti essenziali, ma incisivo nel rappresentare la deriva di una ragazza che, malgrado l’impegno su tutti i fronti, sembra destinata solo ad andare incontro a una serie di umiliazioni, vuoi nelle aule universitarie dove viene sbeffeggiata da un professore arrogante, vuoi nel locale in cui mercifica il proprio corpo e si riduce alla stregua di un oggetto. Il risultato di tutto questo, sembra essere una progressiva ma inesorabile perdita di coscienza e di contatto col reale, che la riduce al corrispettivo “giovane” della nonna finita, da ultimo, in una casa di riposo. Léa non calca i toni e il dramma della protagonista ha un andamento lieve, quasi sottaciuto, ma per questo appare ancora più realistico e tangibile.
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