Espandi menu
cerca
Head Over Heels

Regia di Timothy Reckart vedi scheda film

Recensioni

L'autore

OGM

OGM

Iscritto dal 7 maggio 2008 Vai al suo profilo
  • Seguaci 205
  • Post 124
  • Recensioni 3131
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Head Over Heels

di OGM
8 stelle

Un mondo a doppia gravità, come in Upside Down. Lei cammina sul soffitto, a testa in giù, mentre lui vive appoggiato al pavimento. La loro casa è la fusione bifronte di due universi opposti. Gli spazi sono condivisi da due esseri che non possono toccarsi, e che li utilizzano in maniera inevitabilmente conflittuale, con un sopra e un sotto che sono concetti relativi, e non fanno che rivaleggiare. I due protagonisti sono una coppia di anziani coniugi. Non sono stati sempre separati da quella contraddizione delle leggi fisiche: nella foto del loro matrimonio appaiono felicemente uniti in un abbraccio appassionato. Un contatto affettuoso divenuto ormai impensabile, in quella scenografia escheriana, che è una perfetta rappresentazione dell’incomunicabilità. In questo cortometraggio d’animazione, nominato al premio Oscar 2013, la dinamica plasticità della stop motion serve a materializzare il paradosso, che è, insieme, un nodo della logica ed un’evasione della fantasia. Il peso di un problema si unisce alla leggerezza di un sogno. Sono le due facce dell’assurdo, uno scherzo che ci sfida mettendoci in crisi, e intanto, di soppiatto, ci rivolge un’occhiata ammiccante, invitandoci ad inventare, ad aprire la nostra mente verso la via d’uscita che si trova a portata di mano.  Il passato può ritornare, ma deve prima affrontare una prova:  deve superare l’ostacolo del presente, per poi diventare futuro. Quando il danno è fatto, non  si può più andare indietro, però l’unica alternativa al restare fermi è saltare in avanti. Bisognerà che lei, con l’aiuto di lui, si ricordi che da giovane era stata una ballerina. Una ragazza che danzava sulle punte, calzando un paio di scarpette rosa costruite apposta per rendere possibile quella innaturale posizione. L’acrobazia è, ad ogni età, una basilare tecnica di sopravvivenza. È un esercizio che traduce la lotta in un volo liberatorio: la controparte ginnica del miracolo. Resistere non significa mantenere i piedi attaccati per terra. La soluzione può infatti presentarsi rovesciata, come in fondo a certe pagine di giochi enigmistici. Per decifrarla, occorre reimpostare lo sguardo. Si deve cambiare prospettiva. Scartare la banalità e l’immediatezza per scoprire la risposta in quel semplice guizzo di originalità che ci aspetta dietro l’angolo. Dove ci basterà una piroetta per avvicinarci alla verità.   

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati