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Una pallottola spuntata

Regia di David Zucker vedi scheda film

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La recensione su Una pallottola spuntata

di IlGranCinematografo
8 stelle

I paradossi di composizione formale e la connotazione sessualmente audace dell'ingegnosa scrittura comica si impongono come adeguato rimbalzo/riflesso/rinforzo a un'aguzza impudenza politica.

 

Al ritmo di trovate surreali che competono con quelle de L'aereo più pazzo del mondo e di Top Secret! arrembano nuovamente Jim Abrahams, David Zucker (che qui è unico firmatario della regia) e Jerry Zucker, poco dopo l'esperimento di Per favore, ammazzatemi mia moglie – più apertamente istituzionale nella narrazione (anche causa copione altrui) – e poco prima che ognuno di loro intraprendesse una propria strada solista (il primo coi due Hot Shots!, il secondo dirigendo un paio di Scary Movie negli anni Duemila e il terzo con Ghost – Fantasma). In Italia non sono in molti a esserne a conoscenza, ma in realtà Una pallottola spuntata nasceva come versione per il cinema di una serie TV parodica (Police Squad!) ideata dai tre registi-umoristi con Pat Proft (che co-sceneggia anche il film) per ridicolizzare e smontare le regole e le situazioni salienti del poliziesco noir, secondo i riconoscibilissimi crismi di quello spirito "demenziale" da loro stessi (ri)creato e perfezionato nei termini di uno stile spudorato e fragoroso, ma intanto giocato su diversi livelli di profondità, nel quale i paradossi di composizione formale e la connotazione sessualmente audace dell'ingegnosa scrittura comica (con battute come: "L'affare si stava veramente ingrossando!", rimasta nella memoria anche nell'adattamento nostrano) si impongono come adeguato rimbalzo/riflesso/rinforzo a un'aguzza impudenza politica che denuda beffardamente, di gag in gag, le ipocrisie altrettanto paradossali e le sgradevolezze non meno gradasse dell'american way of life, dall'incipit con i capi di Stato "terroristi" al microfono dimenticato acceso andando in bagno, sino alla distruzione vocale dell'inno statunitense da parte del protagonista in occasione di un match di baseball destinato a un'esilarante degenerazione. Definitiva la consacrazione di Leslie Nielsen come icona del genere farsesco con il suo inossidabile e maldestro tenente Frank Drebin. Assai felice anche la mano semiseria con cui è sviluppata la sua liaison con una sexy Priscilla Presley (che non è la sola guest in un cast in cui ci sono pure "Weird Al" Yankovic in cameo e O. J. Simpson prima dei vari scandali).

Subito cult i folli titoli di testa con la sirena in primo piano di una volante che si infila nei luoghi più impensabili (durante la pausa caffè dei poliziotti, il che è tutto dire...), accompagnata dal famoso stacchetto musicale di Ira Newborn.

Voto: 8 — Film OTTIMO

 

Leslie Nielsen

Una pallottola spuntata (1988): Leslie Nielsen

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