Regia di Roy William Neill vedi scheda film
A Londra, una serie di omicidi terrorizza la città: a giovani donne, a cui viene asportato l'indice destro. Mentre Scotland Yard brancola nel buio, convinta si tratti di un folle, Sherlock Holmes intuisce che dietro gli omicidi c'è un piano più sinistro e un nemico implacabile. Il film esplora il concetto che il male, incarnato da Moriarty, è difficile da sconfiggere definitivamente. Anche dopo la sua caduta (narrata in altre storie), la sua influenza persiste e torna a minacciare Holmes e la società. Il tema centrale è l'ipnosi, utilizzata per trasformare persone innocenti (come Lydia Marlow) in strumenti del male, evidenziando come la mente umana possa essere controllata e usata per scopi malvagi. Moriarty, il nemico di sempre di Holmes, orchestra questa serie di delitti con un piano meticoloso per vendicarsi dell'investigatore, dimostrando la sua intelligenza criminale. La "donna in verde": Lydia Marlow è il personaggio chiave che agisce sotto l'influenza ipnotica di Moriarty, diventando l'assassina che terrorizza Londra. Le vittime vengono mutilate con l'asportazione dell'indice destro, un dettaglio macabro che inizialmente sembra insensato, ma che Holmes scopre essere un messaggio o un rituale legato al piano di Moriarty. Il film è la classica contrapposizione tra l'ordine e il caos, la luce e l'ombra, rappresentata dai due grandi nemici. "La donna in verde" film è una moderna interpretazione del genere giallo che mette in scena la lotta perpetua tra l'intelligenza deduttiva di Holmes e la perversione del male, rappresentata da Moriarty e dai suoi inganni. Film che ho trovato interessante, ma non privo di difetti, tipo una regia che crea una buona atmosfera gotica, ma ci fa vedere poco la città di Londra. (avrei puntato più in questo punto) La sceneggiatura è buona, ma il vero punto di forza è la recitazione: Basil Rathbone nei panni di Holmes e Nigel Bruce in quelli di Watson, sono davvero bravi. Nel complesso è un film godibile.
Sherlock Holmes. La donna in verde (1945): locandina
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