Regia di Robert Altman vedi scheda film
Veramente difficile da questo piccolo film a bassissimo budget in b/n con pretese sociologiche benpensanti sulla gioventù "sbandata" americana di metà anni '50, intravedere le potenzialità di due nomi che diverranno leggendari, Robert Altman allora 32 anni alla sua prima regia in un lungometraggio, e il mitologetico Thomas- Tom "Billy Jack" Laughlin 26enne ed esordiente come protagonista, nella parte del ben più giovane, adolescente Scotty.
Bravo e posato ragazzo che viene coinvolto da un gruppo di come si diceva al tempo "giovani spostati", perditempo e perdigiorno più che altro, dalle velleitarie e goffe azioni criminali compiute in maniera vera e propria soltanto nel finale con la rapina ad un benzinaio, il cui "leader" è un altro giovane volto caratterista incisivamente ben noto("Il Pianeta proibito"), di quegli anni. Peter Miller. Si dice che questo esordio, parecchio buonista e datato, addirittura ormai molto anacronistico per dialoghi e moralismo parecchio spinto su cose anche assurde e innocenti, fosse piaciuto ad Alfred Hitchcock, ma pare cosa ben difficile da verificare. [...]
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