Regia di Abel Ferrara vedi scheda film
“Oltre ogni rischio” inizia con immagini di marines che invadono Santo Domingo sparando e uccidendo. Una voce di donna li apostrofa “Cat Chaser” ovvero “caccia fiche”, originale e schietto titolo della pellicola. Dopo una ventina d’anni, nella stupenda cornice di Miami, l’ex marine Moran gestisce un piccolo ma gradevole hotel.
Tratto dall’omonimo romanzo di Elmore Leonard, Abel Ferrara è il sorprendente regista di questo medio thriller. Negli anni ottanta patinati del disimpegno, egli cercava di confermarsi come autore. Accettò questo lavoro su commissione perché proveniva dall’interessante Leonard ma abbandonò la post produzione in montaggio disconoscendo l’opera per diverse scelte imposte dal produttore, compreso il posticcio lieto fine. Dietro il pessimo titolo italiano (pronto per una bollente prima serata nella Italia Uno degli anni novanta e di sempre) si nasconde una storia di intrecci poco chiari tra l’America e la Repubblica Dominicana. Un ex generale torturatore negli anni sessanta della dittatura, due ex marines che parteciparono all’assalto e all’occupazione americana della fase post Trujillo, una femme fatale, un investigatore ambiguo sono gli elementi alla base di una vicenda in cui una manciata di sesso e l’avidità per il denaro dominano e sovrastano qualsiasi straccio di morale.
Ferrara dà il meglio nel filmare l’esotismo di due città speculari, nel tratteggiare con acume i caratteri impregnati di perversioni: il personaggio di George Moran (Peter Weller) è un miscuglio di eroe/antieroe con vaghe tracce di moralità e romanticismo, annacquate dalla freddezza dell’interprete; Mary, la bellissima donna di De Boya ha pochi e decisivi neuroni, purtroppo non è ben servita dalla scialba Kelly McGillis; bizzarro il beone Nolan di Frederic Forrest; Jiggs Scully, interpretato dall’aderente Charles Durning, è un ex sbirro al comando di De Boya: sornione pieno di vezzi e tic “letterari” che arricchiscono il suo personaggio di Arlecchino servitore di due padroni; Tomas Milian, il cinico generale dominicano sa modulare tra le righe il truce masochismo delle sue azioni di cui rimane beffarda vittima. Le musiche di Chick Corea non dispiacciono, ricordano nelle partiture drammatiche il Moroder di “Scarface”. Anche l’atmosfera (non solo l’ambientazione) è debitrice del capolavoro di Brian De Palma.
Oltre ogni rischio (1989): Peter Weller, Kelly McGillis
Oltre ogni rischio (1989): Tomas Milian
Oltre ogni rischio (1989): Charles Durning
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