Regia di Renzo Cerrato, Jean-Pierre Desagnat vedi scheda film
Le intricate vicende di un superagente segreto che ha assunto in toto l’identità – fattezze fisiche incluse – di un esperto killer a pagamento. L’obiettivo è colpire un’associazione terroristica in cui prontamente l’uomo riesce a infiltrarsi. La missione che gli viene affidata prevede l’eliminazione di un funzionario ONU che si occupa di pacificare il Medio Oriente.
Un guazzabuglio di avventure, azione, scenari vagamente esotici, ritmo e battute ad effetto, senza soluzione di continuità per cento minuti: il potenziale di questa pellicola sul mero piano dell’intrattenimento è effettivamente alto, ma per quanto riguarda la costruzione logica della storia e la profondità dei personaggi è meglio tacere. Si tratta di una produzione italo-francese la cui paternità in termini di regia non è perfettamente chiara ancora oggi; sui titoli di testa della versione attualmente (agosto 2025) recuperabile su YouTube l’unico regista accreditato è André Hunebelle, eppure da più parti viene annoverato come co-regista l’italiano Renzo Cerrato (e Mymovies/il Farinotti considera il film regia di quest’ultimo solo). Ulteriore step lo fanno poi IMDB e Wikipedia, che citano anche Jean-Pierre Desagnat per una condivisione in trio della macchina da presa. Come spesso accade per titoli di questa risma, questo tipo di dubbi finisce per essere più interessante del film stesso, pur non essendo neppure tra i peggiori dell’inflazionatissimo filone spionistico. Di James Bond, però, ce n’è uno solo e questo agente OSS117 risuona goffo già dal nome affibbiatogli in fase di scrittura; a tal proposito, il soggetto dell’opera è un romanzo di Jean Bruce (molto popolare oltralpe e già saccheggiato dal cinema francese), mentre la sceneggiatura reca le firme di Desagnat, Cerrato, Pierre Foucaud e Michel Levine (secondo IMDB e Wikipedia; sui titoli dell’edizione francese su YouTube compaiono solo gli ultimi due). Interpreti: John Gavin, Margaret Lee, Curd Jurgens, Luciana Paluzzi, Robert Hossein, Rosalba Neri e Luigi Montefiori/George Eastman; apprezzabili le musiche di Piero Piccioni. 3,5/10.
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