Regia di Sam Raimi vedi scheda film
In una famiglia, uno zio viene assassinato. Il figlio ottiene tutto perché è menzionato nel testamento. Un detective cerca di scoprire chi ha assassinato lo zio, evitando di finire a sua volta ammazzato.
Il primo lungometraggio di un giovanissimo Sam Raimi, It's Murder!, è un curioso esercizio di stile che anticipa con sorprendente chiarezza la sua futura inventiva. Realizzato con mezzi ridottissimi, attori non professionisti e un budget quasi inesistente, il film è un prodotto grezzo sotto ogni punto di vista, ma intriso di un’energia contagiosa e di un entusiasmo cinefilo difficile da ignorare. La trama, volutamente assurda e confusa, si muove tra il giallo e la commedia grottesca, senza mai prendersi troppo sul serio. La recitazione è amatoriale, a tratti persino imbarazzante, ma è proprio questo spirito goliardico e spensierato che contribuisce al suo fascino. Non è certo un capolavoro, né ha la potenza visiva o l’impatto cult del celebre Evil Dead che arriverà qualche anno dopo, ma è un esordio che lascia intravedere chiaramente un talento acerbo ma già originale, pronto a esplodere. Una piccola produzione per appassionati curiosi, più interessante per ciò che rappresenta che per il risultato finale.
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