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Thor

Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film

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La recensione su Thor

di Duccio
2 stelle

Non ne ho una gran voglia di dirne molto, anzi, in breve: grandissima e noiosissima fesseria.

Non ho nulla contro i supereroi, anzi, qualcuno mi ha anche divertito, ma qui si sta proprio raschiando il fondo del barile.

Ad attirarmi era stata la regia di Branagh, ma sono stato fesso, perche' come sempre la cosa importante e' che ci sia un buon racconto, non importa se ambientato nel futuro, nel passato, nello spazio o dove. E qui purtroppo il racconto non solo manca completamente: i cattivi cercano di prendersi una rivincita ma beccano una frega di botte. Ma la sceneggiatura fa letteralmente piangere, con salti e buchi che potrebbero contenere galassie. Tutti terribili, dal figaccione palestrato, alla Portman, a Hopkins irriconoscibile dietro barba e elmo al povero Skarsgård che sembra avere l'aria di quello che e' li' a tenere il posto all'amico che e' andato via un momento, tu lo guardi e lui ti fa la faccina del "non sono di qui, non mi chieda nulla". Soliti botti, solite botte. Mostri e mostraccini gia' visti in mille film. Al "distruttore" per fermarlo viene da pensare "ma perche' non gli dice Klatu Barata Niktu e la finiamo?".  Brutta grafica, a volte le cose sono fuori scala, a volte piu' che camminare sembrano galleggiare, a volte e' la parallasse che sballa. Brutti i fondali, da tappezzeria lisergica, brutti i mondi immaginati, brutti persino quelli reali con queste cittadine in mezzo al deserto cosi' fatte di nulla da applaudirne la distruzione.

Brutto.

 

Prima del film la solita mezzora di pubblicita' e teaser. Vedendoli un po' svogliato sembrava sempre lo stesso film, vin diesel, bruce willis, ecc. ancora botti, ancora auto che saltano, benzina che esplode, salti, ecc.

Non so in che buco si e' cacciato il cinema, ma questa serialita' non aiuta, il cinema e' l'erede moderno del racconto orale, del cantastorie, del carretto coi pupi. Non importa quanto li fai grandi e belli questi pupi, serve un racconto a cui appassionarsi, degli esempi da condividere, delle vite a cui partecipare, servono sentimenti, non botti colorati.

Adesso mi metto su un Bunuel o un Romher per rifarmi occhi e orecchie.

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