Regia di Richard J. Lewis vedi scheda film
Ottimo il ritmo iniziale, fino alla morte misteriosa dell’amico (gradito traditore). Con la sequenza dei matrimoni l’interesse dello spettatore agli eventi di Barney Panofsky tende rapidamente a scemare. Da una vita più libera si passa a un codice d’esistenza più inquadrato, quindi meno stimolante, anche per chi semplicemente assiste.
Ci si chiede cosa ci vuole trasmettere tutto questo? Una vita intensa, felice, sofferta… cosa insegna? Soprattutto nella retrospettiva – più drammatica e interessante - dell’Alzheimer devastante, le cui tracce sono scarse nel film, forse edulcorata per non spaventare troppo l’ingenuo spettatore. Siamo così – effettivamente – impreparati ai casi della vita?
più grinta
grandioso !!!!!
ottimo
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