Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Un uomo statuario, schivo e poco loquace, che apparentemente sembri che nasconde le proprie emozioni, come il personaggio che sempre interpretava, ma che ogni tanto con una piccola smorfia della sua bocca accenna un sorriso sornione, tipico della persona che comprende l'uomo per una naturale saggezza. La vocazione dell'artista è la necessità di dover comunicare la propria interiorità attraverso la propria opera, la necessità di parlare non con le proprie parole, ma la propria creazione. Clint in ogni suo film ci parla di persone, ci parla di rapporti umani, che ci scoprono e ci fanno scoprire, che ogni volta ci toccano il cuore. Il suo segno distintivo, il segno distintivo di un uomo apparentemente algido e rigido, è quindi l'umanità in ogni sua forma.
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