Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
I grandi registi e i grandi artisti si divertono a sorprenderci
La spiritualità e la cinefilia (e la "sinistra", e lo dico da sinistra) non vanno d'accordo, e chi tra i cinefili "di sinistra" salva il film di Clint, pensa che egli si sia solo "divertito sul tema", se così si può dire, senza crederci e senza prenderlo sul serio. Può essere, ma tanto non lo sapremo mai. I grandi registi amano confondere le acque (e confonderci: ricordate il "caso Shining" di Kubrick?).
Secondo la mia modesta opinione il film coinvolge (a patto che si abbia il coraggio di entrarci dentro senza pregiudizi).
Allargandomi un po' mi viene da aggiungere che avere "argomenti tabù" faccia male alla propria apertura mentale (soprattutto perché prendere posizioni sull'ignoto è un segno di sciocca arroganza).
Un vero cinefilo dovrebbe chiedersi piuttosto: il film funziona (in generale o all'interno delle regole del suo "genere", se in queste crediamo)? Se funziona, chi se ne frega di che tema affronta? O si ha forse paura di mettere in discussione la propria FEDE scientista, che si arroga di saper qual'è la verità definitiva sul funzionamento dell'universo, come fanno i terrapiattisti? (La vera scienza non ha mai osato tanto, anzi semmai è consapevole della provvisorietà delle sue asserzioni).
Un vero cinefilo non dovrebbe cadere in queste trappole. Peraltro siamo nel regno dell'arte ragazzi, non in quello delle verità ultime o della scienza.
Morale della favola: godetevi il film, se vi piace (sennò fate altro) come fanno i bambini. E se vi è piaciuto ammettetelo senza farvi tante "contorsioni" mentali. Non perderete per questo l'etichetta di persone "intelligenti" o "colte". Anzi ????
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