Regia di Carmine Elia vedi scheda film
Marchini è il poliziotto tutto azione e niente cervello, freddo nei sentimenti e con una ex moglie di cui è ancora innamorato, pur non volendo ammetterlo; Di Natale è invece il poliziotto da ufficio, abilissimo al computer ma disastroso di pattuglia, il cui amore segreto è... la sua psicanalista. Le vite dei due colleghi si incrociano quando vengono chiamati a collaborare sullo stesso caso, scoprendo di essere profondamente diversi, ma complementari.
Prodottino senza arte né parte realizzato a uso e consumo dei telespettatori sponda Mediaset affezionati alla coppia formata da Ezio Greggio ed Enzo Iachetti, Occhio a quei due è uno pseudopoliziesco all'acqua di rose basato sul classico topos della strana coppia, nel quale i due protagonisti in apparenza antitetici, una volta obbligati a lavorare insieme, si scoprono molto più vicini di quanto avrebbero potuto immaginare. Va benissimo così, per carità: stiamo parlando di un filmetto televisivo destinato a impegnare cento minuti (due ore, includendo la pubblicità) di tempo domestico senza troppi pensieri, con una trama striminzita e una messa in scena piuttosto modesta. Il vero motivo di interesse, insomma, dovrebbero essere i due interpreti centrali, non esattamente attori consumati (nonostante Greggio frequenti il cinema da svariati decenni ormai, ma quella non è mai stata la sua dimensione principale) e il risultato complessivo perde di conseguenza ulteriore appeal agli occhi del pubblico composto non esplicitamente da fans della coppia; ci mette del suo anche la sceneggiatura (di Fabio Bonifacci, da un soggetto di Carlo Arturo Sigon, Vinicio Canton e Carlo Bellamio), effettivamente un po' troppo pasticciata e grossolana – a partire dal nodo centrale della storia: una psicanalista che prende in cura il collega del suo ex marito, padre di suo figlio. Pazienza così, certamente si sarebbe potuto fare di meglio, ma le premesse volavano talmente basso che le si è rispettate in pieno. Nel cast troviamo anche Ninni Bruschetta, Max Pisu, Antonia Liskova, Gaetano Amato, Urbano Barberini e Giovanni Esposito. 2/10.
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