Regia di Mona Achache vedi scheda film
Il film d'oltralpe più orientale che ho visto!.. E già soltanto questo pone a favore de "Il riccio"... L'ironia che lo pervade è tipicamente francese mentre l'interiorità dei personaggi viene trattata in chiave giapponese: un doppio stile che, per certi versi, rende unica la pellicola "liberamente" tratta dal romanzo "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery. Fondamentalmente è un b-movie, dal basso budget, con scenografia praticamente inesistente (si svolge tutto in un condominio) e con soltanto tre personaggi ben definiti: una storia "semplice", intimistica e delicata, ma che arriva a toccare le corde giuste dell'animo dello spettatore. I tre attori protagonisti sono molto bravi e nella parte, ma un encomio particolare va all'attrice francese d'origine russa, Josiane Balasko: amerete il suo personaggio perché ognuno di noi nella nostra vita ha incontrato un "riccio" che ci ha insegnato ad andare oltre alle apparenze (che ingannano, quasi, sempre) e che dietro ad un carattere burbero si può nascondere un animo dolce... perché, in fondo, le rose più belle crescono tra i rovi... Voto: 7.5.
Al suo esordio come regista ma con una sceneggiatura già scritta (anche se l'autrice del libro si è dissociata dal film), non era facile mantenere la delicatezza e l'intimità del racconto ed in questo c'è riuscita alla grande. Anche se ho apprezzato moltissimo la fantasia e l'animazione dei disegni di Garance, sicuramente la sceneggiatura prevale sulla sua regia che è essenziale e senza tanti... "ricci", per via della semplicità della storia stessa e della scenografia praticamente inesistente (tutta l'azione si svolge in un condominio e in tre appartamenti)...
Non ricordando d'averla vista ne "L'inquilino del terzo piano", è stata una vera sorpresa per me: è un riccio perfetto!.. Quelle sue smorfie, quei suoi sguardi, quei suoi mezzi sorrisi, li ho apprezzati tutti dal primo all'ultimo: è un'attrice che proviene dal teatro e si vede!..
Anche se l'attrice ragazzina è brava e nella parte, ho trovato il suo personaggio un pò forzato, esagerato per certi versi, ma non è certo colpa sua!..
Mi stupisce che questo bravissimo attore giapponese abbia partecipato a pochissimi film, anche se "Codice 46" è uno dei migliori film di fantascienza-futuristica degli ultimi 10 anni... Si vede che è giapponese dentro e fuori: perfetto nella parte, dà il tocco orientale a questo piccolo grande b-movie francese.
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