Regia di Robert Allan Ackerman vedi scheda film
Abby è una ragazza americana trasferita a Tokyo, e dopo essersi lasciata con il suo fidanzato, si ritrova sola e scoraggiata. Invece di ritornare a casa decide di restare a Tokyo, attratta da un piccolo ristorante di ramen. Il fine di Abby non è più il suo ex ma imparare a preparare il ramen dal burbero chef Maezumi. Il ramen diventa il suo nuovo obiettivo, la sua via e la sua gioia diventano quelle di trasmettere emozioni positive agli altri.
Il film prende in prestito il ramen come metafora della vita. Per preparare un buon ramen ci vuole tempo e pazienza, e soprattutto passione per ogni singolo elemento: dal brodo, ai noodles e le guarnizioni. Così come nella vita ti devi impegnare se vuoi raggiungere un obiettivo. (Il messaggio principale in pratica è questo) Attraverso la disciplina e la pazienza richiesta per la cucina affronta il suo dispiacere amoroso e si trasforma da ragazza smarrita a ragazza realizzata. Imparando a cucinare il ramen ottiene un altro importante valore, e aumenta la sua forza d’animo e la sua determinazione.
Il film racconta anche un incontro e scontro tra due culture: quella americana e quella giapponese. Se all’inizio la protagonista appare un po’ strana, con il passare del tempo si avvicina ai valori dei giapponesi di rispetto verso il cibo, verso le persone e verso il lavoro.
"The ramen girl" è un film che nonostante tutte le sfumature della commedia romantica regala un percorso di crescita personale, un interessante incontro/scontro con la cultura americana e giapponese, ed un affascinante viaggio nel mondo del ramen. È un'opera che valorizza la perseveranza e alla ricerca di se stessi attraverso l’apprendimento di una complicata arte culinaria.
The Ramen Girl (2008): Brittany Murphy, Toshiyuki Nishida
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