Regia di Narciso Ibáñez Serrador vedi scheda film
Se il Villaggio dei dannati vi ha turbato, recuperate questa pellicola: al confronto quei biondini dallo sguardo inquietante sembreranno i Teletubbies.
Sì, questo è un horror ma è anche di più; c'è un tentativo di denuncia sociale e un sottotesto da indagare. A suggerirlo è il fulminante e devastante incipit che in una decina di minuti compendia - attraverso immagini che nulla lasciano all'immaginazione - lo sterminio di migliaia di bambini, nel corso delle varie guerre e carestie che hanno colpito l'umanità. Bambini malnutriti, bambini squartati, bambini nudi che corrono tra le macerie, bambini bruciati dal Napalm. Come impazzito, il mondo sembra reagire, mutare il corso delle cose: in una sperduta isoletta i bambini divengono carnefici anziché vittime. Non colpiranno i colpevoli delle stragi, colpiranno a caso, esattamente come la guerra e la fame hanno fatto con loro. Una rivincita solo temporanea, una pazzia che si rimarginerà in un sordido bagno di sangue. Gran pezzo di cinema.
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