Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Finalmente un medioevo non ripulito ma realisticamente violento e fisico
Europa 1501. Arnolfini vuole riconquistare la sua città e si affida a un gruppo di mercenari, cui promette libero saccheggio per un giorno. Poi però ci ripensa e li caccia in malo modo. Inevitabile la vendetta dei mercenari che rapiscono la promessa sposa di Arnolfini junior (ragazzo con velleità da scienziato e disinteressato a tutto il resto). La giovane ragazza conoscerà così, grazie al vigoroso Martin, l'amore carnale su cui fino a poco prima interrogava la sua dama di compagnia. Scontri e duelli fino al ristabilirsi, o quasi, dell'ordine: i nobili vincitori, i mercenari uccisi da spade o dalla peste che inesorabile si presenta sotto forma di brandelli di cane malato. Magnifico mix di violenza, sesso, sangue e mancanza di scrupoli (fondamentale per sopravvivere, specie a quei tempi). Sesso mostrato, orrori non nascosti e quello sguardo finale della principessa al cattivo che tutti credono morto e che invece è sopravissuto, che rivela la duplicità dell'amore tra la sua componente cortese e pura (il giovane Arnolfini) e la carnalità godereccia e violenta del sesso (Martin). Godibilissime le scene delle interpretazioni delle rivelazioni della statua di San Martino e della Mandragola. Visionario e sincero, divertito ed esagerato, unto e bisunto come si addice a quell'epoca.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta