Regia di Dominique Othenin-Girard vedi scheda film
"È la moglie puttana di Satana"!
"Sto lavorando per salvare la tua anima."
"La Regina dell'inferno(Night Angel)" segue per la maggior parte i canoni tipici dell'horror soprannaturale degli anni '80, con risultati alquanto modesti. Voleva essere un thriller erotico con tocchi soprannaturali, ma l'aspetto perturbante è molto sminuito. Notevolmente sciocco e scarsamente interpretato (con l'eccezione di una sempre notevole Karen Black), e pur non essendo praticamente mai ispirato, non risulta proprio molto noioso grazie alla competenza della sua regia di un certo mestiere, e agli stravaganti effetti di trucco in lattice vecchio stile (grazie ad alcune stravaganti sequenze da incubo allucinante). Il regista Dominique Othenin-Girard, che aveva già diretto "Halloween 5" l'anno prima(il film fu girato nel 1989), era al timone e alcuni aspetti visivi e atmosferici comuni tra i due titoli si riscontrano qui. Vi è infatti molto il filtro blu nella messa in scena delle luci. È pure violento, sensuale e cupo, ma realizzato in un modo piuttosto pacchiano. Basta guardare le sequenze di orge e lussuria. Pur essendo serio nel tono generale o almeno volendolo essere, alcuni elementi sono a tratti volgari o a volte scandalosi per ciò che si propone di ottenere, ma i dialoghi a volte possono far gemere. La storia è incentrata sull'industria delle riviste di moda, dove glamour e vanità attraggono il male sotto forma di un antico demone malvagio in forma di donna. Nulla sorprende nella scrittura, con il solito personaggio delirante che appare all'improvviso e sa come far sparire ogni uomo come suo succubo. Una Isa Andersen misteriosamente affascinante potrebbe essere scelta bene per la parte, ma dal punto di vista della recitazione e' molto meno incisiva, e alcune delle sue scene suscitano più di qualche risata. Mentre di fronte a lei c'è un protaginista maschile di legno nelle sembianze di Liden Ashby, e Debra Feuer se la cava molto meglio nel ruolo del suo interesse romantico. Grazie alla sua avvenenza pazzesca.
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