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La fidanzata di papà

Regia di Enrico Oldoini vedi scheda film

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La recensione su La fidanzata di papà

di Ewan
2 stelle

Massimo (Boldi) è il proprietario di un hotel a Cortina d’Ampezzo, vedovo, con figlia adulta e responsabile che lo aiuta nel lavoro (Loredana De Nardis), figlio giovane e scapestrato fuggito a Miami (Silvestri) e amante segreta pluridecennale che è anche la direttrice del suo albergo (Teresa Mannino). Un bel giorno il figlio sperduto lo chiama per comunicargli che sta per diventare papà, così tutta la famiglia, compreso il fratello romanaccio fissato con le patate (Enzo Salvi), volerà in America per conoscere il ricco casato con cui si sta per imparentare, capitanato dalla matrona Simona “botulino” Ventura, che ha un segreto chiamato “Obama” nel suo passato.

La domanda è semplice: perchè Enrico Oldoini può dirigere un film e io no? A piazzare la macchina da presa di qua e di là senza cognizione di causa siamo capaci tutti. A riempire i buchi narrativi con martellanti hit musicali estive siamo capaci tutti. A piazzare dei fondali imbecilli e disegnati probabilmente da un bambino di quattro anni dietro le spalle dell’ufficio della Ventura siamo capaci tutti. A girare in maniera oscena e irritante una caduta dagli sci siamo capaci tutti. Quindi perchè lui sì e noi no??? Mettete a confronto La fidanzata di papà con uno qualsiasi dei recenti film di DeSica e poi capirete perchè continuo a difendere i cinepanettoni di quest’ultimo. Battute di una pochezza allucinante (i Fichi d’India che ritirano fuori la vecchia storiella del pomodoro=pelato=senza capelli sono da pena di morte), situazioni al limite della decenza umana (una scena stracult di Boldi completamente nudo in giro per casa con culo e tutto il resto all’aria… non c’è proprio più vergogna), tette buttate a caso (se qualcuno volesse spiegarmi che ci fanno nel film la Canalis e la Bush, perchè io non l’ho capito…) e una nullità di fondo che fa rimpiangere i vecchi Pierino di Alvarone Vitali.

Dal disastro si salvano solo Biagio Izzo, che si mantiene su un livello recitativo almeno sopportabile, e il grande Nino Frassica, che farà sorridere le persone intelligenti con due/tre battute chiaramente scritte di sua mano. Per il resto, spiace dirlo, ma un professionista come Boldi, sulle cui indubbie qualità artistiche e comiche non si può discutere, meriterebbe ben altro: peccato che a lui sembri bastare questa immondizia.

Concludo con una perla regalataci dal sempre fine Enzo Salvi (alias Er Patata): “Me so’ più divertito al funerale de mi’ nonna!”. Direi che riassume il film.

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