Regia di Gore Verbinski vedi scheda film
La forza del film sta nelle scene grandiose, come quelle della battaglia tra galeoni in un enorme gorgo, negli originali e curatissimi effetti speciali, nei dialoghi esilaranti, nella coinvolgente colonna sonora, per non parlare della sempre eccellente interpretazione e carisma del protagonista Johnny Depp. Tutto è ricco di esagerazione, tutti gli elementi e le caratteristiche che avevano contraddistinto gli altri due episodi sono presenti in dose gigante: amori, inganni, alleanze e tradimenti, guerra e avventura, e, soprattutto, l’indiscutibile fascino dei pirati.
Nel terzo episodio della trilogia ritroviamo di nuovo loro, Will Turner (Orlando Bloom) ed Elizabeth Swan (Keira Knightly), questa volta alleati del capitan Barbossa (Goeffrey Rush), nel disperato tentativo di liberare dal regno dei non-morti in fondo agli abissi il prode Capitan Jack Sparrow (Johnny Depp). L’Olandese Volante, la terrificante nave fantasma, e il suo capitano Davy Jones (Bill Nighy), sotto il controllo della Compagnia delle Indie Orientali, nel frattempo seminano il terrore per i Sette Mari. La novità sta nel dover riunire i pirati dei sette mari per poter combattere contro un nemico comune. Il futuro e la libertà dei pirati rischiano di essere spazzati via per sempre, non resta che unire le forze e combattere insieme, creando una variegata identità di razze separate (pirati sì ma francesi, africani, indiani, cinesi). La terza puntata (che è poi la metà mancante della seconda) non si preoccupa più d'installare i personaggi, ma riprende al punto in cui li aveva lasciati, incasinando ulteriormente la già ingarbugliata trama.
Un attore davvero versatile, uno dei pochi che riesce ad adattarsi e interpretare alla perfezione ruoli divergenti e di tutti i tipi
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