Regia di Catherine Hardwicke vedi scheda film
Nulla di nuovo nella trama, quella della famiglia più famosa del mondo, ma non mi è dispiaciuto per niente vedere questo film, di cui si è sentito parlare molto ultimamente, sia per la gravidanza della giovanissima attrice Keisha Castle Hughes, sia per la presentazione in Vaticano, sia per la “questione Chicago” (dove sono state bandite le locandine del film). È piacevole e scorrevole, accurato nelle scenografie, interessante nella colonna sonora. Anche se ad essere sincera, all’inizio la scelta dell’interprete di Maria, non mi ha molto convinta: alla fine mi sono dovuta ricredere (come al solito giungo a conclusioni affrettate!). E proprio il finale è una delle cose che più rimane impressa, l’ultima scena, subito dopo la nascita e l'adorazione dei pastori e dei magi, è l’unico momento dell’intero film dove si ha l’impressione di essere stati catapultati in un presepio con tanto di stella cometa la cui luce inonda la grotta, meravigliosamente ricostruita, ai lati della quale sono disposti gli adoratori in due lunghe file: forse troppo teatrale, ma sicuramente d’effetto, almeno per i più sensibili! Interessanti i tre magi, il quale viaggio procede di pari passo a quello di Maria e Giuseppe, quest’ultima un interpretazione che ho molto apprezzato.
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